“Westworld”: cosa c’è da sapere, prima dell’inizio della seconda stagione

La seconda stagione della serie tv HBO andrà in onda in contemporanea U.S.A.-Italia. Complessa e stimolante, la trama di "Westworld" si presta a svariate interpretazioni.

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“Westworld”: cosa c’è da sapere, prima dell’inizio della seconda stagione

“WESTWORLD 2”, IN CONTEMPORANEA CON GLI U.S.A.

La seconda stagione di WESTWORLD sta arrivando. Il primo episodio del nuovo ciclo della serie tv HBO, composto da 14 puntate, andrà in onda negli Stati Uniti a partire da domenica 22 aprile.
In Italia, sarà disponibile in versione originale sottotitolata su Sky Atlantic, in contemporanea con gli U.S.A., intorno alle 3 del mattino. L’episodio doppiato sarà trasmesso lunedì 30 aprile, alle 21:15.

“WESTWORLD” E LE LEGGI DELLA ROBOTICA

Dolores e l'Uomo in Nero

Dolores e l’Uomo in Nero

WESTWORLD è ambientata in un contesto distopico, impossibile da circoscrivere precisamente dal punto di vista geografico e temporale. È molto simile al mondo che conosciamo, ma è tecnologicamente molto più avanzato.
La storia si svolge all’interno di un avveniristico parco a tema western.
Qui, androidi così sofisticati da essere indistinguibili dagli esseri umani, sono a completa disposizione dei clienti. A fronte del pagamento di un costoso biglietto d’ingresso, gli ospiti possono interagire con loro in qualsiasi maniera, perfino stuprandoli o uccidendoli.
Ogni personaggio all’interno del parco viene programmato per seguire una precisa storyline e ha peculiarità caratteriali ben definite. Il parco è regolato da un assunto che si basa in maniera non dichiarata sulla prima legge della robotica di Asimov: gli androidi non possono recare alcun danno agli esseri umani.
All’improvviso, però, i raffinati robot iniziano a comportarsi in maniera strana, minacciando di sovvertire le regole del gioco e di diventare molto pericolosi.

ROBOT, MENTE BICAMERALE, GNOSTICISMO

Ford

Ford

La prima stagione del telefilm è andata in onda nell’autunno del 2016, riscuotendo un buon successo di critica e di pubblico. Secondo gli utenti di NientePopcorn.it, per esempio, è una delle migliori serie tv del 2016.
Candidato a 3 Golden Globe, WESTWORLD ha vinto 4 Emmy 2017, fra cui quello per i migliori effetti visivi.
La qualità tecnica della serie tv e la sua complessità narrativa sono innegabili.
Tanta abbondanza, però, rischia di essere destabilizzante. La trama è molto intricata ed è sottesa da speculazioni filosofiche sulla natura umana, sul concetto morale di creazione, sulla possibilità di donare la coscienza a un oggetto inanimato e, soprattutto, sulla teoria della mente bicamerale sviluppata una quarantina di anni fa dallo psicologo americano Julian Haynes. Questa speculazione sostiene che la coscienza umana vera e propria si sarebbe formata solo a partire dal X sec. a.C. in poi e che, in sostanza, la mente primitiva crede che i pensieri siano le voci delle divinità.
C’è anche chi, come Paolo Riberi nel suo saggio Pillola rossa o loggia nera? (ed. Lindau, 2017) ha ravvisato in WESTWORLD un tipico schema narrativo legato alla rivelazione del messaggio gnostico.

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“WESTWORLD 2”: TRAILER ED EPISODI

In questi ultimi mesi, a partire dal ComicCon di San Diego di luglio, la HBO ha distribuito immagini, trailer e clip (anche fuorvianti) utili a rinfocolare gli animi del fandom di WESTWORLD, ma funzionali a incuriosire anche gli spettatori che, al termine della prima stagione, erano rimasti confusi e spiazzati dalle vicende raccontate.
Nelle scorse ore, Entertainment Weekly ha diffuso i titoli di 5 episodi. Uno di essi è in lingua italiana, Virtù e fortuna. In Rete, c’è già chi ipotizza un parco a tema ambientato nell’antica Roma. Noi pensiamo si tratti solo di un riferimento a Il principe di Machiavelli. Ma mai dire mai…

UN BUON MOTIVO PER GUARDARE “WESTWORLD”

Maeve

Maeve

Ma, allora, perché guardare WESTWORLD, se è così impegnativo stare dietro alle fila del racconto? Vi diamo almeno un buon motivo.
La complessità narrativa e la capacità di questa serie di scatenare in Rete speculazioni e dibattiti sono paragonabili solo all’ultima stagione di TWIN PEAKS. Con la sua cadenza settimanale, aliena alla moda del binge watching e alla reperibilità immediata e in blocco dei contenuti inediti tipica delle moderne piattaforme di contenuti in streaming, WESTWORLD può essere visto con calma, assimilato, smembrato, interpretato e ricostruito a beneficio di chi intende divertirsi senza fretta con il medium televisivo.
Benché sia così articolato, WESTWORLD è scritto per il pubblico e offre ai fan tutto ciò di cui hanno bisogno per sentirsi intellettualmente stimolati di puntata in puntata. Insomma, la serie tv di Nolan e Joy confonde per sorprendere, come ogni buon feuilleton tradizionale.

“WESTWORLD”: 10 PUNTI FONDAMENTALI

Per non arrivare impreparati all’appuntamento con i nuovi episodi, sarà utile rivedere almeno l’ultima puntata della prima stagione.
Nel frattempo, ripassate le 10 rivelazioni fondamentali della prima stagione di WESTWORLD, a uso e consumo di chi l’ha già vista e vuole fare un ripasso veloce. Perciò, è inutile dirvi che le seguenti righe grondano spoiler!

L'Uomo in Nero

L’Uomo in Nero

1. La storia si muove su almeno due linee temporali.
2. William (Simpson) e l’Uomo in Nero (Harris) sono la stessa persona. Il primo, è William all’epoca dell’apertura del parco. Il secondo, è sempre William, ma più di 30 anni dopo e chissà quanti androidi uccisi.
3. Dolores (la Wood) ha trovato il centro del Labirinto. Nelle intenzioni di Arnold Weber, uno dei creatori del parco insieme a Robert Ford (Hopkins), il Labirinto non è un livello superiore del gioco, come crede William. Questa scoperta ha valore solo per gli androidi e coincide con lo sviluppo totale della coscienza dei robot. Beh, nel caso di Dolores, possiamo confermare che ha funzionato. Dolores ha anche una memoria e ricorda esattamente chi sono Arnold e William, con tutto ciò che ne consegue.
4. Wyatt, l’entità minacciosa che si aggira nel parco uccidendo a destra e a manca, accanendosi anche su Teddy (Marsden), è proprio Dolores.
5. Sempre Dolores ha assassinato Arnold, che la ha domandato espressamente di ucciderlo, prima che il parco venisse inaugurato. Arnold voleva usare Dolores per sobillare gli altri androidi alla rivolta ed evitare l’apertura di Westworld.
6. Maeve (la Newton) non ha trovato il Labirinto (non che l’abbia mai cercato…), ma è ben consapevole di avere una vita passata diversa da quella all’interno del saloon in cui si prostituisce. Soprattutto, sa di avere una figlia che le è stata sottratta. Ricordate chi l’ha uccisa? Bravi, l’Uomo in Nero.

Maeve e Bernard

Maeve e Bernard

7. Bernard Lowe (Wright) è un robot creato da Ford e ha le sembianze di Arnold (il nome di uno è l’anagramma dell’altro). Ford glielo dice e poi glielo fa dimenticare. Poi, glielo dice anche Maeve e lui si suicida, ma Maeve lo fa riaccendere da Felix e Sylvester, due impiegati della manutenzione.
8. Dolores uccide Ford (forse…), durante un ricevimento organizzato per gli azionisti del parco. Ma, prima di morire (forse…), Ford la incita a organizzare una ribellione dei robot all’interno del parco.
9. Anche Maeve si ribella e fugge dal parco a bordo del treno usato dai visitatori paganti per accedere a Westworld. Il suo desiderio di fuga è legato alla sua coscienza, o fa parte della sua storyline? Chissà…
10. Durante la fuga di Maeve, emerge chiaramente che quello a tema western non è l’unico parco della Delos. Ce n’è almeno un altro, ambientato nel Giappone dei samurai.

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