Recensione su La bicicletta verde

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19 Agosto 2013

Non è un film nuovo nelle forme e nei contenuti e non ha una regia indimenticabile capace di farne un capolavoro, ma ha una buona protagonista e colpisce lì dove fa male: la condizione femmminile nei paesi arabi vista a ttraverso gli occhi di una ragazzina determinata e per nulla sottomessa. Emergono la codardia e la viltà dell’uomo che ha trovato solo facilitazioni e si nasconde dietro una tradizione usurata, anacronistica e vessatrice e la forza d’animo, la volontà di due donne (anche la madre di Wadja ha un significato forte nella storia) che vogliono dimostrare qualcosa.
Il mondo femminile inquadrato nel film ha anche un risvolto negativo, quello di chi guarda al passato anzichè proiettarsi nel futuro (l’insegnante di Wadja) ma resta il fatto che film come questo hanno il pregio di sottolineare una denuncia della condizione femminile che non può passare sotto silenzio.

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