Recensione su The Whispering Star

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The Whispering Star
Regia:

Agonizzante / 19 Aprile 2020 in The Whispering Star

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

The Whispering Star è un film di fantascienza di Sion Sono, un film dove la razza umana è in via d’estinzione, il pianeta Terra è pressoché disabitato e distrutto per mano dell’uomo nel corso dei secoli tanto d’aver spinto quei pochi umani rimasti a popolare altri pianeti.
Benché gli umani abbiano inventato il teletrasporto per spostarsi con facilità da un posto a un altro, hanno ben presto perso interesse per questa invenzione e c’è stato un ritorno al gusto vintage con navette spaziali retrò e la consegna a domicilio tramite corriere, per la quale possono passare anche decenni vista la distanza di anni luce che separa i vari pianeti.
Un androide-corriere deve attraversare la galassia per consegnare dei pacchi in lande desolate popolate da pochi umani apatici, silenziosi e pressoché morti dentro. Credo che il film voglia mostrare come l’avanzare della tecnologia potrebbe rendere la nostra vita migliore e più veloce, ma a lunga andare si perderebbe quel contatto umano di cui l’uomo animale sociale sente di avere bisogno; perciò si preferisce la vecchia consegna a domicilio per avere l’opportunità di un contatto umano in un tempo in cui gli umani sono quasi estinti e indolenti allo scorrere del tempo, benché quella consegna a domicilio venga compiuta da un androide con sole sembianze umane. Infatti i vari destinatari intratterranno brevissime conversazioni con l’androide, alcuni gli proporranno degli appuntamenti, altri di fargli compagnia per un breve tratto di strada a piedi. Persino il rumore di una latta attaccata alla scarpa può essere piacevole e di compagnia.
L’unica parte interessante del film sono gli ultimi 10 minuti dove l’androide si recherà in un pianeta dove è vietato produrre suoni che superino i 30db poiché sarebbero letali per gli uomini che popolano quel posto.

Il soggetto sembra interessante ma il film si svolge a ciclo continuo in una routine ripetitiva e interminabile all’interno di una astronave retrò, dove il tutto si riduce ad osservare questo androide fare faccende domestiche, o a non fare completamente nulla nell’attesa che passi il tempo e raggiungere le destinazioni per la consegna dei pacchi per le quali ci vorranno anche decenni. Insomma, lo spettatore si annoia guardando l’androide annoiarsi, androide talmente annoiato che gli crescono pure le unghie dei piedi.

Non capisco di quale forma di masochismo patologico soffrano coloro che abbiano messo 8 e 9 a questo film, facendomi credere che questo fosse un piccolo capolavoro perché il soggetto di suo è interessante sì, ma lo sviluppo della storia è pressoché inesistente. Di certo non mi aspettavo grandi effetti speciali o azione adrenalinica, avevo già la sensazione fosse un film atipico e d’autore, ma non al punto da farmi venire istinti suicidii. Se volete sprecare un’ora e mezza della vostra vita, annoiandovi e sentendovi frustrati nella peggio maniera per una una visione vuota e priva di contenuti con un significato filosofico-sociale banale e già visto, allora questo è il film concepito per voi e il soddisfacimento del vostro malsano bisogno di masochismo intelletuale.

Poteva essere un buon cortometraggio di 40 minuti, ma 100 minuti per un film dove non succede completamente nulla non sono sostenibili.

Voto: 2 perché il soggetto è buono

Consigliato: a chi ama darsi delle arie da cultore del cinema anche al costo di annoiarsi
Sconsigliato: a chi ama vedere un film senza che si annoi, si distragga o si addormenti, ma non per questo debba essere frivolo

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