Recensione su The Nest - Il nido

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THE NEXT, Please / 4 Gennaio 2020 in The Nest - Il nido

Quello che mi rimane di “The Nest” è l’impressione di aver assistito ad un’occasione mancata. C’è tutto quello che serve per fare bene però qualcosa non convince.

Il film è girato bene, nulla da dire a riguardo. Si nota il piacere del regista nella ricerca dell’inquadratura. Certo, magari c’è qualche manierismo di troppo tipico delle prime regie, c’è un ostinata e forse eccessiva rappresentazione del lugubre. Ma nel complesso è un buon lavoro. Bravo De Feo regista.

Il De Feo sceneggiatore mi piace già meno. C’è una certa evanescenza in quello che vediamo. Sembra non voler spingere troppo sul pedale del morboso. Mi è piaciuta la premessa e l’impostazione ma poco lo svolgimento. Anche il finale l’ho trovato poco sconvolgente, come invece avrebbe voluto essere, e leggermente telefonato.

La location è bellissima e di fatto rappresenta da sola il 60% della bontà dell’intero progetto.

Ottimo Maurizio Lombardi, che con la sua ghigna alla Buster Keaton, ricorda vagamente il dottor Heiter interpretato da Dieter Laser in “The Human Centipede”. Però anche qui la sensazione è quella di aver sprecato un personaggio.
La Cavallin è convenzionale ma tutto sommato decente. I ragazzini non proprio eccezionali. Morale della favola…meglio gli attori scelti per i ruoli minori che i protagonisti…un malus non da poco.

“The nest” è un buon tentativo che se sfruttato come trampolino per un salto più alto e preciso, trova una sua ragion d’essere.

Voto: 5,5 + pacca sulle spalle.

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