Recensione su L'ultima casa a sinistra

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L'ultima casa a sinistra
Regia:

Il debutto di Wes Craven / 15 Luglio 2020 in L'ultima casa a sinistra

E’ difficile commentare questo film d’esordio di Wes Craven, un’opera grottesca e inverosimile girata con un budget molto ridotto che da un monito antico come il mondo a tutti i ragazzi: state lontani dalle droghe e mai fidarsi degli sconosciuti.
Un monito lo dà a che ai loro genitori: mai ospitare in casa persone che non si conoscono, soprattutto se si abita in posti piuttosto isolati.
C’è un altro aspetto importante da segnalare per me, Craven ci mostra come in ognuno di noi, anche il più buono, onesto e rispettabile individuo, si nasconda una belva sanguinaria e vendicativa pronta a uscire se stuzzicata.
Da notare anche la contrapposizione tra una natura pacifica e amena con la brutalità perpetrata dall’essere umano.
Un buon esordio per Wes Craven, sicuramente non ai livelli dei suoi capolavori ma è un film che si lascia guardare.

1 commento

  1. Stefano Tedesco / 17 Luglio 2020

    Condivido in pieno. Secondo me l’unica pecca che penalizza il film è la scelta della colonna sonora compreso il montaggio.

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