Recensione su The Hitcher

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30 Maggio 2015

Fare l’autostop può essere molto pericoloso. Ne sanno qualcosa Jin e Grace, due giovani fidanzatini che, durante un viaggio di fine anno scolastico, si ritrovano a dover far fronte a uno psicopatico che li ha presi di mira.
Per la serie: ecco l’ennesimo inutile remake. Questa volta di un classico anni ’80, “The Hitcher-la lunga strada della paura” di Robert Harmon.
Fare un paragone con l’originale è davvero impossibile, questo remake è solo “monnezza”, un prodotto commerciale e, detto francamente, anche un po’ stupidotto.
Il regista Dave Meyers mette insieme un paio di situazione al limite del ridicolo, un fighetto e una ragazza dal fisico da modella senza arte né parte come protagonisti, una serie di situazioni trash, sgozzamenti e sbudellamenti vari “on the road” e crede così di essere riuscito a ricreare l’atmosfera inquietante e malsana del film di Harmon(dimenticandosi poi completamente della psicologia dei personaggi…).
Il bravo Sean Bean riesce a “colpire” nel ruolo dello psicopatico, ma nulla a che vedere con il suo “predecessore” Rutger Hauer.
Il film è stato prodotto da Michael Bay(e si vede, lasciatemelo dire…), regista a mio parere in forte antitesi con la mia idea di cinema di qualità.
Un altro capolavoro distrutto da un inutile remake…quando finirà questa deleteria moda?

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