Recensione su Siccità

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Siccità reale e simbolica / 6 Ottobre 2022 in Siccità

La Siccità pervade la Città: la città reale di Roma e la città simbolica dentro ciascun personaggio, senza distinzione di età e ceto sociale. Soffrono le relazioni: soffre la relazione con se stessi dei numerosi protagonisti e, di conseguenza, le relative relazioni che instaurano con l’altro. Che sia un partner, un padre, un figlio non fa differenza.
Ognuno sembra solo, di una solitudine che poco ha a che fare con la libertà. Prendersi cura di sè e dei legami sembrerebbe la risposta più scontata ma non qualcosa di automatico. La cura torna, però, e assume varie forme: una piantina, il proprio mondo virtuale, i propri pazienti.

I non detti pervadono la vita di più di un personaggio. Forse di tutti. Cosa comporterebbe dire ciò che sembra non poter essere pronunciato? Cosa comporterebbe scegliere, recidere i legami non genuini e dedicarsi a relazioni più autentiche?
Le storie si intrecciano come accade nella realtà. Prima in maniera sottile, gradualmente in maniera più evidente come a ricordarci quanto siamo tutti sotto lo stesso cielo, soprattutto quando non piove, quando manca l’elemento su cui si fonda la vita.
Ma cosa accadrà nel momento in cui il velo di Maya cadrà?
Tornerà a piovere su Roma o la Siccità resterà una costante?

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