Recensione su Room

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Riuscito a metà / 6 Marzo 2018 in Room

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Mi è sembrato un film riuscito a metà.
La prima parte, in cui viene raccontata l’assurda quotidianità dei protagonisti, è disturbante, piena di tensione, dolore e, per assurdo, originalità, ben espressa dalle mille invenzioni di Joy (molto brava Brie Larson).

Con il renserimento della ragazza e del bambino nella società, tutto si disfa. Le implicazioni sociologiche e psicologiche del racconto vanno ramenghe: il ragazzino si trasforma in un fantoccino senziente e la madre è solo (la) preda di una pur comprensibile depressione. A livello di scrittura, sono diventati pallidi ricordi dei personaggi ben caratterizzati della prima parte della narrazione e intorno a loro si muovono figure solo sbozzate.

Azzeccatissimo il piccolo attore, Jacob Tremblay, mai stucchevole.

1 commento

  1. TereZa / 6 Aprile 2018

    Anche io ho sentito il bisogno di scomporre il film in due “parti”. La prima parte e’ cosi’ ben rappresentata che sconvolge. La seconda sembra essere stata girata e conclusa in fretta.

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