Recensione su Romanzo di una strage

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1 Aprile 2012

E’ davvero molto difficile, in casi come questi, scindere il valore dell’opera cinematografica dal peso culturale, storico e sociale dei fatti che l’opera stessa racconta.
Per il tema ed il coraggio avuto nell’affrontarla, Romanzo di una strage è inclassificabile, non basterebbero le dieci stelline.
Dal punto di vista della resa finale, invece, per me, è una sufficienza, abbondante, sì, ma non di più.
Mi aspettavo un racconto alternativo, forse a torto, come è accaduto, per citare altri titoli italiani contemporanei basati su fatti di cronaca nazionali, con Buongiorno notte di Bellocchio o con I cento passi sempre di Giordana, in cui una dimensione personale irrompe nei fatti “pubblici”, arricchendo il racconto.
Benché ben realizzato, il nuovo lavoro di Giordana mi è parso “solo” una buona fiction, con buone ricostruzioni d’ambiente e validi interpreti (Favino sopra tutti), un elenco cronologicamente ordinato di eventi e poco altro.
Mi rendo conto che la complessità dell’argomento e la molteplicità di intrecci non favorisce un taglio narrativo diverso da quello (quasi) documentaristico, però, ribadisco, senza nulla togliere all’impegno in primo luogo intellettuale del regista, mi aspettavo un approccio differente alla messinscena.

4 commenti

  1. henricho / 2 Aprile 2012

    Mi hai preceduto di un soffio! è lì in fila pronto per essere vagliato 😉 me ne hanno parlato molto bene, ma forse è più per il racconto che per il modo in cui viene riportato…

  2. Stefania / 2 Aprile 2012

    @enrico: è un film ricco di informazioni e volti, come dicevo l’argomento è complesso: forse un progetto del genere andrebbe “diluito” in più parti. In questo senso, ne giustificherei di più la “resa”. La mia impressione, infatti, è quella di aver visto un’ottima fiction televisiva con bravi attori. Ripensavo ai film “di denuncia” che ho apprezzato di più, compreso , per esempio, “Sacco e Vanzetti” di Montaldo e, beh, con tutte le riserve del caso, dovute ai contesti storici differenti, le pecche (se di pecche si può parlare) del film di Giordana mi sembrano ancora più evidenti.

  3. henricho / 5 Aprile 2012

    Ciao! l’ho finalmente visto! a me non è sembrato male, anche se non ho visto precedenti lavori di Giordana. Ha molto della fiction, questo è vero, ma l’impostazione da fiction mi è sembrata meno marcata che in altri film che ho visto…Ad ogni modo, sarà perchè purtroppo ne so davvero poco di quel tragico evento, mi ha colpito in positivo…a presto!

  4. Andrea / 7 Aprile 2012

    Il punto credo che sia proprio nella prima frase della recensione di stefania: quale è il valore del film come opera cinematografica? quale è la sua forza narrativa? quanto riesce a coinvolgere il racconto? Di questo film si è parlato abbastanza a proposito del rapporto Calabresi/Pinelli, delle due bombe, della campagna di Lotta Continua contro Calabresi: si è parlato dunque soprattutto dei contenuti piuttosto che dell’opera cinematografica. Ritengo che sia anche importante che se ne parli, però in questa sede mi preme dare una valutazione al film, in particolare penso che ce ne siano altri “di questo tipo” riusciti meglio dal punto di vista narrativo, maggiormente convolgenti emotivamente: ad esempio di Giordana “I Cento passi” e tra le ultime uscite “The Lady” di Luc Besson.

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