Recensione su Quei bravi ragazzi

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25 Ottobre 2013

Quei bravi ragazzi é forse l’ultimo gangster movie di un certo livello, prima di un declino dovuto in parte alla lontananza cronologica, sempre più accentuata, rispetto agli anni d’oro del fenomeno mafioso e in parte a una certa inflazione del genere.
Meno epico della serie de Il Padrino, ma forse più veritiero, per certi aspetti (anche se siamo lontanissimi dall’approccio neorealista che lo stesso Scorsese ci regalò con Mean Streets).
Un film dal ritmo incalzante e che a mio avviso si regge principalmente sull’interpretazione di De Niro e, soprattutto, Joe Pesci, meritatissimo premio Oscar come migliore attore non protagonista. Non mi entusiasma invece Ray Liotta, sebbene molti dicano il contrario.
Un gangster movie a connotati pop, e non solo per l’ottima colonna sonora.
Per il resto la storia é la solita, trita e ritrita, degli italoamericani che creano la loro comunitá autogestita, cui stavolta si aggiungono gli irlandesi, giusto per non farci sentire soli. Come nel Padrino, lo scontro generazionale tra chi é contro e chi é a favore dei nuovi “mercati” (gli stupefacenti).
Pentitismo… cattivi che alla fine vanno in prigione… giusto per variare un pò i finali, ma le sceneggiature del genere, dopo Goodfellas avranno poco altro da aggiungere, almeno sul filone del gangster movie mafioso.
Continuo a ritenere Mean Streets, nella macrocategoria italoamericaneggiante, inarrivabile e inspiegabilmente meno noto di film come questo. Anche lì c’erano Scorsese e De Niro, ma il risultato é di tutt’altro spessore.
Bellissima la scena dell’ingresso al locale: lunga carrellata a seguire Liotta e la futura moglie tra ingressi secondari, cucine e corridoi.

4 commenti

  1. michidark / 26 Ottobre 2013

    “Quei bravi ragazzi é forse l’ultimo gangster movie di un certo livello”. Secondo me Scorsese con Casinò farà pure di meglio.

    • hartman / 26 Ottobre 2013

      Casinò lo devo rivedere, ma da quel che ricordo a mio avviso é una parabola discendente: Mean Streets, Goodfellas e per ultimo Casinò.. poi per caritá: de gustibus..

      • Bisturi / 26 Ottobre 2013

        Goodfellas e Casinò sono quasi sullo stesso livello. Film eccezonali con uno Scorsese in stato di grazia. Forse Goodfellas è leggermente un gradino sopra per il racconto così ben dettagliato, ma mai troppo mitico o pesante, dei cosiddetti “manovali della mafia”, personaggi di secondo livello che non saranno mai dei “Boss”. Ray Liotta qui dà una gran prova d’attore a mio parere, nonosante si trovi nella morsa di un De Niro egregio e di un Joe Pesci stratosferico. Tanta roba, cinema di un certo livello.

  2. paolodelventosoest / 26 Ottobre 2013

    Ha ragionissima @michidark Casinò è strepitoso, ma pure The Departed non è da meno.

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