Recensione su Mystic River

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21 Febbraio 2012

“Oh mother tell your children
Not to do what I have done
Spend your lives in sin and misery”

Se questo è quello che siamo, allora abbiamo perso.
Tu, essere umano, iena che gioisci per le disgrazie altrui, abbi pietà di me.
Possa la tua mano non colpirmi, possano le tue parole non ferirmi.
Se Gesù è morto per i peccati dell’uomo per i miei chi morirà?
Fratello, ti confesso che
Ho smarrito la strada, guarda cosa sono diventato, da dietro una finestra vedo il tuo volto, ti parlo nella speranza che il vento ti faccia dono delle mie parole, freddo intenso prima dell’oblio, sento una mano posarsi sulla mia spalla, provo a gridare ma nessun suono esce dalla mia bocca.
C’è un demone sotto la pelle.
La notte sarà così nera che si potrà anche sentire.
Il serpente uscirà dalla tana e corromperà le nostre vite.
Il veleno ci scorrerà nelle vene.
Il germe dell’odio sarà dentro di noi come un parassita.
Malattia dell’animo di un principe che vorrà farsi re.
Assisteremo a giorni bui e intorno a noi saranno presagi di morte.
Giovani vite saranno spezzate e incubi ci perseguiteranno dandoci la caccia fin dentro le nostre case.
E col tempo le maschere cadranno e il demone si mostrerà facendo urlare vittime inermi che si dissangueranno trovando l’oblio (in)consapevolmente pensando di meritarselo.
Vedremo uomini diventare carnefici pensando di essere nel giusto e assolvendosi dall’abominio si sentiranno capaci di ogni nefandezza in nome di chissà quale Dio.
Povera anima che vaghi per strade senza via d’uscita.
Hai un passato da scontare che non puoi dimenticare.
Giustizia che non hai avuto
Senti che sta arrivando la resa dei conti
Il giudice ha emesso la sentenza: colpevole!
E allora ti chiedo di scontare insieme a me i nostri peccati.
Ti chiedo di attraversare questa valle di lacrime.
Ti chiedo di aiutarmi
Salvami
E liberaci dal male
Amen.

Il Film
Siamo di fronte a un’opera esemplare, definitiva come una sentenza inappellabile, una delle pellicole che insieme al precedente Un Mondo Perfetto e ai successivi Changeling e J. Edgar riflettono lo stato d’animo di una nazione che (specchiandosi nelle storie di alcune persone che l’abitano) rivelano tutte le storture dell’essere umano, in questa pellicola forse ci troviamo al cospetto del lato più torvo di esso, c’è la violenza che non risparmia nessuno, che corrompe anime innocenti fin dalla giovane età e che purtroppo ne segnerà l’esistenza, i tre ragazzi protagonisti diventati adulti non potranno che continuare ad esserne lo strumento che manifestandosi sotto forma di giustizia reazionaria dovrebbe secondo una logica aberrante far sparire i propri demoni interiori.
Come al solito Eastwood dirige con un’accortezza che pochi registi possono vantare, la macchina da presa non risulta mai invadente, così facendo in maniera a dir poco magistrale riesce ad instillare nello spettatore dosi non comuni di drammaticità filmica e che grazie anche alla prova superlativa di tutto il cast realizza un’opera che giustamente viene ritenuta un caposaldo della cinematografia mondiale,Clint ha così realizzato un trattato antropologico darwiniano,capace a visione ultimata di lasciarci attoniti , senza alcuna speranza evoluzionistica nei nostri simili.

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