Recensione su Mission: Impossible

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Belle immagini, trama non all’altezza / 16 Settembre 2021 in Mission: Impossible

Un film d’azione – primo episodio di una serie fortunata – girato da un maestro del cinema. L’effetto è a tratti straniante per il gusto contemporaneo: De Palma è l’erede dei grandi del cinema classico, e il suo gusto nella costruzione delle inquadrature lo dimostra. Si veda quella dal minuto 43:18, in cui Redgrave e Cruise si parlano divisi asimmetricamente dalla figura di un uomo di spalle – più vicino all’obiettivo – a cui entrambi a turno rivolgono un breve sguardo; o quella, più ironica, da 1:12:11, in cui due personaggi in primissimo piano decidono la sorte di un terzo che vediamo rimpicciolito in piano americano a sinistra. De Palma naturalmente se la cava anche nei momenti d’azione: l’immagine di Tom Cruise che annaspa sospeso a dieci centimetri di altezza nella camera del computer è divenuta giustamente iconica. Meno soddisfacente la scena del TGV e del tunnel della Manica, credo a causa di effetti speciali all’epoca non ancora abbastanza maturi. Un momento più memorabile è quello di intenso, appena dissimulato erotismo tra Cruise e Béart dal minuto 39.

La costruzione della trama non è tuttavia del tutto all’altezza di quella sapiente delle immagini. Il disvelamento finale è annunciato troppo in anticipo e risulta comunque troppo poco sorprendente, se non per l’incertezza sul ruolo di uno dei personaggi (incertezza alimentata dall’espediente un po’ economico delle due versioni immaginate da Cruise di un medesimo episodio). Ma il film è godibile, e nel complesso ha resistito bene al passaggio del tempo.

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