6 Maggio 2013
Molto indeciso tra 6 e 7. Si tratta di un film d’autore ma non eccessivamente palloso (primi piani e sequenze silenziose ci sono ma non sono eccessive), si parla di un tema difficile come l’eutanasia ma senza esprimere giudizi di sorta e senza cadere mai nel patetico (a priori saremmo tutti o pro o contro ma è importante parlarne), l’interpretazione della protagonista c’è ma senza dubbio quello che rimane in mente è l’ingegnere Carlo Cecchi.
Miele è un personaggio positivo o negativo? La regista non ha voluto dirlo ma alla fine riesce a dire che si tratta di un personaggio “umano” e non una persona priva di emozioni. Non viene spiegato molto chiaramente perché fa questo lavoro forse perché si vuole spostare l’attenzione sul tema della morte assistita, se sia giusta o meno ma anche in questo caso senza prendere una posizione definitiva.
Quindi scelgo di premiare questa scelta, quella di invitare gli spettatori a parlare del tema e cercare di avviare una discussione costruttiva senza cadere nei soliti cliché.

Condivido le tue riflessioni.
Mi permetto di suggerirti una spiegazione (banale, ne convengo) della scelta di Miele: non ha superato il dolore per la malattia e la morte della madre, quindi immagino che la sua scelta di aiutare malati e famigliari oppressi dal male sia legata alla sua vicenda personale.
Ci avevo pensato anche io, lei forse ha scelto medicina proprio per questo motivo ma ha lasciato la facoltà considerandola “inutile” nel senso che non sempre aiuta le persone.
PS anche io non ho capito la presenza delle ballerine e non mi ci metto a trovare una spiegazione ….