25 Ottobre 2014
Lungometraggio affetto da ‘pasolinite’: cede sotto il peso della sua stessa costruzione ideologica. Nero, grottesco, tremulo, non offre appigli, grazie alla sapiente collaborazione di fotografia, musiche, prova degli attori. Molto interessanti i monologhi che punteggiano il fluire dell’ azione, accentuando però il senso di ridondanza disordinata che pervade il film.
Recensione da Oscar (2)
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