Recensione su Killers of the Flower Moon

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Mah…. / 27 Ottobre 2023 in Killers of the Flower Moon

Non reputo questo film un capolavoro, nemmeno vicino, e neanche tra i migliori di Scorsese.
Ci ho messo un po’ a decidermi analizzando le cose e questa è la mia decisione: un film mediocre.
La bellezza della storia e la bravura del duo De Niro/Di Caprio non è stata sufficiente a farmi innamorare; la lunghezza è eccessiva, accentuata dalla poca dinamicità, scorre lento, i dialoghi spenti, fatti che accadono senza una suspence e poi minuti e minuti di dialoghi alternati a silenzi…
A livello tecnico potrà anche essere eccellente (regia, musiche, fotografia…) ma a livello artistico non compensa: poi verso la fine eccoti “quel” finale,… l’idea è simpatica e ben sviluppata, ma così stonata nel contesto che ha quasi ridicolizzato un po’ tutta la storia.
Bravo Scorsese, spesso, ma non qui.
De Niro ha ritrovato un personaggio adatto a lui, dopo le ultime ciofeche, Di Caprio ha dato di meglio in altri!
5/10.

4 commenti

  1. Stefania / 29 Ottobre 2023

    Perché, secondo te, la “trovata finale” è “stonata” e ridicolizza la storia?

  2. Mr.Walty / 29 Ottobre 2023

    Mi è sembrato uno stacco troppo diverso dal filo del film… ho sbarrato gli occhi chiedendomi “che cos’è? La pubblicitá?”. Che a pensarci bene potrebbe essere anche voluto, quel cambio repentino, per poi tornare (di nuovo) al dramma con le parole di Scorsese che chiudono il racconto…
    Li per lì mi ha lasciato di stucco!

    • Stefania / 30 Ottobre 2023

      Gli show radiofonici con drammatizzazioni di fatti di cronaca erano tipici dell’epoca. L’FBI (anzi, Hoover) ne ha prodotti vari, per pubblicizzare alcune sue indagini riuscite.
      Quello messo in scena da Scorsese sembra uno show ambientato nei primi anni Cinquanta (ho letto che, nella realtà, anche se in un altro periodo, venne davvero prodotto uno show con un episodio incentrato sulla vicenda): sono passati pochi anni dalla fine dei fatti raccontati nel resto del film, ma la versione ufficiale degli Osage murders è già stata cambiata ben prima, al momento della morte di Mollie (come ricorda il personaggio di Scorsese, con la lettura del necrologio della donna, in cui non si menzionano gli omicidi).
      Nello show radiofonico mostrato nel film, del contributo di Mollie non c’è traccia. Gli Osage sono rappresentati come selvaggi istupiditi. Non ci sono nativi, fra gli attori, e, quando uno degli attori bianchi interpreta un Osage, parla come un selvaggio. La messa in scena è utile solo all’FBI, per ribadire di aver fatto un buon lavoro. La gente in sala applaude, ma perde di vista il fulcro della storia (il genocidio e i motivi per cui è stato perpetrato) e non viene a conoscenza del contributo della Nazione Osage all’operato dell’FBI (la richiesta di indagini è partita dal consiglio tribale).
      È bastato poco tempo, per mistificare e cancellare un pezzo di storia. E ciò è stato fatto anche con “nani e ballerine”. Scorsese dice questo, con quella scena.
      In realtà, credo che abbia raggiunto il suo scopo, se hai percepito quello stacco e ti ha fatto strabuzzare gli occhi 😉

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