Recensione su Kill Bill Vol. 1

/ 20038.11355 voti

Sono la pietà, la compassione e il perdono che mi mancano… non la razionalità. / 8 Ottobre 2013 in Kill Bill Vol. 1

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

“No bimba, in questo momento sono proprio io, all’apice del mio masochismo”

Quarto film di Quentin Tarantino (quinto se si considera anche l’episodio di Four Rooms), sicuramente uno dei più divertenti e violenti da lui girati.
In questa pellicola si vede molto chiaramente l’influenza dei film d’exploitation nella carriera del regista americano.
Kill Bill, thriller un po’ simile ai vuxiapian, un po’ splatter e molto pulp, è un’opera che ha più valore nella sua interezza e, diventa agli occhi dello spettatore sempre maggiormente attraente e spettacolare…man mano che il tempo passa…fino a raggiungere l’apice.
Vero è che Tarantino è molto amato e gettonato dalla massa ed è vero anche che i suoi film non hanno un genere preciso. Cioè, affronta diversi generi ma è come se ne affrontasse uno solo.
Detto questo, non ditemi che ai fan di film d’arti marziali non sia piaciuto Kill Bill: è un’utopia solo pensarlo.
Come Grindhouse sarà piaciuto agli appassionati di motori, così Kill Bill per i fan delle arti marziali.
Ciò che cerco di dirvi è che Tarantino è tutto men che ripetitivo. I suoi film piacciono perché sono belli…credo che fondamentalmente il concetto, seppur estremamente semplice, sia questo.
Queste recensione contiene spoiler come mi ha fatto notare il buon michidark (che ringrazio). Non gravi però ci sono. 😉

In generale ho detto cos’è Kill Bill: un’agghiacciante, divertentissima e sanguinosissima storia di vendetta.
Lo spettacolo fa da padrone a questa pellicole che, comunque, è sublime e molto elegante grazie ai dettagli e ai particolari.
Sono i dettagli a rendere Kill Bill ciò che è: un grande film.
La storia è piuttosto semplice (anche se non banale) ma il modo in cui è sviluppata, signori, è stratosferico ! I personaggi sono caratterizzati perfettamente, scritti in maniera straordinaria…hanno tutti una propria filosofia…di qualsiasi tipo essa sia; non esiste l’ordine cronologico in quanto i pezzi che compongono la storia sono sparsi nei due volumi. Ciononostante, penso che la trama sia piuttosto semplice da capire e non richiede un’attenzione esagerata…il resto dei pensieri si possono concentrare sui dettagli nelle scene che, veramente, sono fantastici. La protagonista è una sposa che vuole vendicarsi uccidendo tutti i membri della squadra di criminali di cui faceva parte. La squadra era capeggiata da Bill (David Carradine) che le ha ammazzato il marito…o meglio…la cerimonia ancora doveva avere inizio ma stavano per sposarsi. Bill è stato il fautore della strage avvenuta nella cappella dove si stavano tenendo le prove dello sposalizio.
Tutti morti, invitati compresi, ma la sposa era sopravvissuta.
Così, dopo quattro anni di coma, si sveglia e decide di far fuori uno ad uno tutti i membri della squadra di cui faceva parte.
Bill, dunque, voleva uccidere la sposa perché aveva deciso di cambiare vita dopo aver scoperto che era incinta.
Così, Bill la trova e la spara, nonostante sia incinta. Non riesce ad ucciderla, fallisce…e non la uccide neanche mentre è in coma perché gli sembrava disonorevole. In realtà, i rapporti tra Bill e la sposa (il cui nome lo rivelerò nella recensione del secondo volume…in quanto il nome stesso è rivelato nel secondo film…è ogni volta coperto da un bip…probabile omaggio a Sergio Leone, i suoi film avevano protagonisti i cui nomi non venivano mai rivelati) sono molto più profondi…di questo rapporto parlerò nell’altra recensione.
Interessante è il modo in cui il personaggio di Uma Thurman si sveglia dal coma…praticamente è il morso di una zanzara che la fa svegliare.
Comunque, al risveglio, si ritrova a che fare con un maniaco sessuale (tipo necrofilo) e, così, subito entra in azione pur avendo le gambe impossibilitate a muoversi.
I cinque punti forti del film secondo me sono:
1) Lo spettacolo e le scene d’azione
2) la vendetta
3) I personaggi
4) La musica
5) Le uccisioni, le spade, le arti marziali e dettagli vari

Nel primo volume, subito Tarantino ci fa capire che questa è solo una storia di vendetta…è il divertimento viene solo con il modo in cui sono sviluppate le sequenze (basti pensare che c’è un’intera lunga sequenza fatta con lo stile dei manga…è fatta in maniera superba e rende benissimo), non è la trama stessa ad essere il punto forte…anche se ci sembra che è così.
Il film è tecnicamente perfetto e girato in modo straordinario ma soprattutto è il montaggio delle scene ad essere favoloso !

“Quella donna merita la sua vendetta…e noi meritiamo di morire”

4 commenti

  1. Bisturi / 8 Ottobre 2013

    Storia semplice e stra abusata nel cinema, la vendetta. Tarantino però, la utilizza come pretesto per imporci un universo diverso dalla nostra realtà, il suo è un universo puramente cinematografico, mitico e leggendario. La sposa viaggia in aereo con la sua mitica e sacra Katana accanto con incredibile nonchalance, squarta e combatte come una samurai psicopatica che crede di essere nel Giappone feudale.
    Un film enciclopedico, un minestrone cinematografico di altissima qualità, B-Movie e cinema d’autore si intersecano piacevolmente, attraverso le visioni uniche del maestro Quentin. Tanta roba!!!

  2. michidark / 8 Ottobre 2013

    E meno male che non contiene spoiler 😉 io l’ho già visto, quindi ok…ma uno che non l’ha visto si perde un gran colpo di scena sapendo che BIP è incinta e Bill non riesce a finirla

    • alex10 / 8 Ottobre 2013

      ah…
      hai ragione @michidark non ci avevo pensato…
      purtroppo poi questa recensione è venuta malissimo…speravo che fosse meglio XD però secondo me quella del volume 2 sarà più interessante
      stay tuned 🙂

  3. alex10 / 8 Ottobre 2013

    aahahahah ti ho pure citato nella recensione @michidark 😉
    ti ringrazio per la segnalazione. 🙂

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