Kill Bill Vol. 1

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Kill Bill Vol. 1

La Sposa si risveglia dopo alcuni anni di coma. Il suo ultimo ricordo è legato al giorno del suo matrimonio, quando il temibile Bill ordinò una strage all'interno della chiesetta in cui si stata svolgendo il rito e, senza preoccuparsi del fatto che la ragazza fosse in avanzato stato di gravidanza, la ridusse in fin di vita. Ora, la Sposa vuole solo vendetta e, per ottenere il suo scopo, si sottopone ad un rigidissimo addestramento shaolin e si procura una vera spada da samurai.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Kill Bill: Vol. 1
Attori principali: Uma Thurman, Lucy Liu, Vivica A. Fox, Daryl Hannah, David Carradine, Michael Madsen, Julie Dreyfus, Chiaki Kuriyama, Sonny Chiba, Gordon Liu Chia-hui, Michael Parks, Michael Bowen, Jun Kunimura, Kenji Ohba, Yuki Kazamatsuri, James Parks, Sakichi Sato, Jonathan Loughran, Yoshiyuki Morishita, Tetsuro Shimaguchi, Kazuki Kitamura, Yoji Tanaka, Sō Yamanaka, Juri Manase, Akaji Maro, Goro Daimon, Shun Sugata, Zhang Jinzhan, Hu Xiaohui, Ambrosia Kelley, Sachiko Fujii, Shu Lan Tuan, Ai Maeda, Naomi Kusumi, Hikaru Midorikawa, Issey Takahashi, Yoshiko Yamaguchi, Ronnie Yoshiko Fujiyama, Mostra tutti

Regia: Quentin Tarantino
Sceneggiatura/Autore: Quentin Tarantino
Colonna sonora: RZA
Fotografia: Robert Richardson
Costumi: Catherine Marie Thomas, Kumiko Ogawa, Helen Monaghan, Daniel Grant North, Mark Zunino, Alexander AD
Produttore: Lawrence Bender, Bob Weinstein, Harvey Weinstein, Mitsuhisa Ishikawa, Erica Steinberg, E. Bennett Walsh, Katsuji Morishita
Produzione: Giappone, Usa
Genere: Orientale, Azione, Poliziesco
Durata: 111 minuti

Dove vedere in streaming Kill Bill Vol. 1

In sintesi. / 17 Febbraio 2020 in Kill Bill Vol. 1

In sintesi Kill Bill è la storia di una che si è lasciata il passato alle spalle. E quando questo suo passato ritorna prepotentemente impedendole di vivere il proprio presente, a lei non resta altro che massacrarlo. Una bella metafora, insomma.

Quentin Paladino / 7 Agosto 2019 in Kill Bill Vol. 1

Tributi e omaggi si mescolano in questa apologia al western, al chanbara, agli anime e ai film d’azione. L’incontro tra oriente e occidente sfiora uno stile parodistico, senza mai toccarlo per davvero, perché al carattere grottesco vengono affiancati elementi impeccabili che donano un’armonia al film in tutti i suoi aspetti e ne innalzano lo stile. Regia, sceneggiatura, colonna sonora e recitazione mantengono alto il livello per tutta la durata della pellicola, raggiungendo quell’equilibrio che permette a Tarantino di rischiare e strafare. Perché, Quentin ha esagerato? Decisamente, ed è proprio questo il suo merito. Se molti film possono essere etichettati come “vorrei ma non posso”, dobbiamo riconoscere a Tarantino la bravura e il coraggio per aver sovvertito tutto con un “potrei ma non voglio”, sacrificando un esito certo per dimostrare che il kitsch e la vecchia scuola possono ancora affascinare. Tarantino ha deciso di immolarsi per i film di serie B, mettendo al loro servizio le capacità di un regista (e non solo) di serie A.
Kill Bill è l’emarginato che riesce ad avere la sua rivalsa, è il brutto anatroccolo, la racchia della scuola che riesce a diventare reginetta del ballo. Quentin Tarantino si dimostra, in quest’ottica, il paladino dei messi da parte e un signore del cinema d’intrattenimento.

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Dell’arte della guerra. / 13 Agosto 2017 in Kill Bill Vol. 1

Tarantino dirige questo film quasi come una danza corale, laddove il movimento di tutti corrisponde in realtà al movimento del singolo. Esemplare per questo film è lo pseudonimo della “Sposa”: Arlene Machiavelli. Proprio come il sommo Niccolò nel “Dell’arte della guerra”, Tarantino ritiene che tra i guerrieri viga un rispetto al di fuori di qualsiasi logica di interesse personale, vincolato ad un etica della disciplina che solo in guerra trova luogo di esistere. Uma Thurman è immensa, regala un’interpretazione mai banale o sottotono, costantemente in tensione e carica di pathos. La regia, a mio avviso, è forse la migliore di Tarantino, che si diverte e diverte, “crashzoomando” e citando anime e Oriente in ogni fotogramma di pellicola. Kill Bill è davvero la vendetta della “preda contro il branco”.

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La samurai col naso da papero / 6 Ottobre 2016 in Kill Bill Vol. 1

Avete presente la sensazione di essere l’unico al mondo a non aver visto un certo film? Bene, questa era fino a ieri la mia “vergognosa” condizione nei confronti di questo celeberrimo revenge-movie al femminile tutto kung-fu, katana e stivali texani. Uma Thurman è monumentale, non c’è proprio nulla da eccepire, semplicemente perfetta nel ruolo della Sposa imbrattata di sangue, col suo vago strabismo e quel naso da papero. Coreografie wuxia all’altezza dei più navigati maestri orientali (ok un po’ più “sporche”, ma ci sta), i soliti ettolitri di sangue e quel gusto per l’humour macabro, Tarantino si crogiola nelle sue fissazioni per arti marziali, citazioni di film, soul music, Morricone, sangue a fontanella, piedi femminili etc. e ne viene fuori un patchwork davvero irresistibile.

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Riflessioni su Kill Bill Vol. 1 / 8 Gennaio 2016 in Kill Bill Vol. 1

Che si può dire… Uma più sexy che mai fa a fettine miriadi di giapponesi. Lucy Liu con quei lineamenti delicatissimi più crudele della signorina Trinciabue. Direttamente da Battle Royale la sadica ma altrettanto bella Chiaki Kuriyama. Cioè, tutte ste donne che si picchiano nel sangue… E’ il sogno proibito di Tarantino! Da non perdere!