Recensione su L'arco

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L'arco
Regia:

21 Novembre 2012

il dolore regala una musica dolcissima. io penso che “l’arco” mi abbia donato una delle migliori colonne sonore mai ascoltate. l’anima e il corpo che non si dividono e raggiungono il cielo per tornare indietro e restituirci ciò che il corpo non contiene, il colore del sangue si diffonde nel bianco oltre la previsione del futuro. esiste l’altalena della predizione, esiste il pesce della verità. ma c’è un oltre per tutto, c’è un luogo dove potremmo essere in una parola fuori dal comune…

l’arco è una visione aborigena della realtà, sfasata col il senso comune delle galline dove viene concesso loro il dono del volo. il matrimonio nel bianco riassume l’unione che disprezza il reale, “il senso comune”, l’incomprensione in un ritardo della sensibilità, frenato dalla paura che il sibilo delle frecce traduce in vento, tormenta, naufragio. l’arco regala una visione fiabesca, non credibile, ma comunque poetica che aiuta e non degrada nel tuffo finale verso l’abisso. aborigeno come l’effetto del boomerang. l’amore torna indietro.

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