Film

/ 19658.031 voti
Film

Un cortometraggio su unica sceneggiatura di Samuel Beckett, mostra un uomo di spalle fuggire lungo una strada fatiscente, incontra una coppia di passanti e un'anziana signora lungo le scale di un edificio, tutti loro reagiscono con sgomento. L'uomo entra poi in una camera dell'edificio, chiusa la porta con una chiave che possiede cala la tendina della finestra e copre lo specchio della parete. Lo seguiamo sempre di spalle mentre mette alla porta il gatto e il cane che erano nella stanza e copre un pappagallo e un pesce con una coperta; dopo aver occultato tutti gli 'occhi' nella stanza, si accomoda su una sedia a dondolo ed esamina il contenuto di una busta chiusa: sono fotografie. Dopo diversi atti si addormenta sulla sedia ed è allora che la 'cinepresa' lo sorprende frontalmente, egli si sveglia di colpo e la fissa, ecco allora un'incontro che lo lascia atterrito.
rosaselvatica ha scritto questa trama

Titolo Originale: Film
Attori principali: Buster Keaton, Nell Harrison, James Karen, Susan Reed,
Regia: Alan Schneider
Sceneggiatura/Autore: Samuel Beckett
Fotografia: Boris Kaufman
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Cortometraggio
Durata: 20 minuti

Dove vedere in streaming Film

Film / 25 Giugno 2020 in Film

“Essere è essere percepiti” lo doveva ben sapere Buster Keaton, eroe del cinema muto completamente dimenticato dopo l’avvento del sonoro. Lo doveva ben sapere Samuel Beckett, uno dei più grandi scrittori e drammaturghi di ogni tempo. Nasce così l’incontro tra queste due immense personalità. “Film” rappresenta l’ossessione del “non voler essere visti” , del volere nascondersi davanti a tutti gli occhi, dell’annullamento dell’Io, ma allo stesso tempo rappresenta l’impossibilità di nascondersi di fronte all’Occhio della camera, mostrando tutta la potenza del mezzo cinematografico. Ed a quel punto avviene la definitiva fusione fra l’Occhio e ciò che è percepito: “esistiamo fintantoché esiste qualcuno a percepirci”, è forse questo il significato di “Film”?

Leggi tutto

30 Dicembre 2013 in Film

Si incastra in maniera affascinante del percorso artistico beckettiano, con una eco continua delle sue opere precedenti e successive: lo spazio scarno e involontariamente claustrofobico, la vista e la fuga dalla vista, la parola e la fuga dalla parola, la sedia a dondolo…
Un occhio che vede tutto, ma che forse nemmeno osserva – lo sguardo inconsapevole degli animali – e un obiettivo che si premura di registrare tutto questo, altro occhio di cui il protagonista non riesce a liberarsi: del resto, egli esiste poiché esiste l’obiettivo. O no?

Leggi tutto

10 Agosto 2013 in Film

Un muto con tante parole / 16 Dicembre 2011 in Film

Un cortometraggio di soli 17 minuti per i quali, però, bisognerebbe spendere una vita per parlarne. La stessa vita che il personaggio interpretato da Buster Keaton cerca di rendere una non-vita. Per altro, è buffo come Keaton innalzi ulteriormente il livello di riuscita di quest’opera, accettando questo ruolo per ragioni economiche e come ultima scelta, dopo che diversi altri attori rifiutarono il ruolo; d’altronde si può dire che riflette, in un certo qual senso, la sua vita. Opera filosofica ispirata da uno scritto di Beckett, che non si smentisce mai, e girato con grande maestria e un efficientissimo uso della macchina da presa. Esse est percipi, essere è essere percipiti (Gilles Deleuze), esistiamo fintantoché esiste qualcuno a percepirci (George Berkeley); questo il punto di partenza. Ora sta a voi fantasticare sul resto visionando Film, un vero film.

Leggi tutto
inserisci nuova citazione

Non ci sono citazioni.