Recensione su Hadashi no Gen

Pensando a “una tomba per le lucciole” mi è tornato alla mente questo film d’animazione di Masaki Mori.
Barefoot Gen, questo è il suo titolo originale, è lo sguardo crudo e struggente di un bambino di sei anni difronte a una delle più grandi tragedie e allo stesso tempo bestialita’ compiute dall’essere umano, lo sgancio della bomba nucleare su Hiroshima.
La guerra vista attraverso gli occhi dei civili che hanno dovuto sopportare bombardamenti a tappeto, raid notturni, distruzione delle loro case e delle loro vite e soprattutto di veder morire davanti a loro persone care senza poter fare nulla per aiutarli.
La devastazione delle radiazioni nucleari viene messa in scena con una veridicità da far stare male, come nel film di Takahata si rimane distrutti emotivamente da tutto il dolore patito da degli innocenti ma questa volta alla fine c’è un messaggio di speranza, tutto puo’ rinascere a nuova vita, si può sempre trovare dentro di sé la forza di andare avanti anche nei momenti più bui.
Un film tra tragedia e leggerezza, dolorosissimo, realistico, commovente, delicato, poetico. Una meraviglia.

Le immagini dell’esplosione della bomba atomica sono da brividi.