Recensione su Animali Fantastici: I segreti di Silente

La saga di Animali Fantastici è stata fallimentare. Da un punto di vista produttivo e commerciale. Complice anche diverse sfortune, come la vicenda Johnny Depp. Complici le dichiarazioni di J.K Rowling transfobiche.
Insomma questo film partiva male.
Il secondo film non mi era dispiaciuto. Aveva dei difetti, ma lo trovai un film d’intrattenimento piacevole. Però aveva deluso i fan ed aveva ricevuto parecchie critiche. Così questo film aveva anche il compito di sistemare le cose e dare risposte soddisfacenti.

Questo film mi è piaciuto molto di più.
Anche se penso sarà l’ultimo.
Perché Animali Fantastici ha fallito.
Non è stata capace come trilogia di ricreare quel mondo magico di cui ci siamo innamorati in Harry Potter.

Jude Law ruba la scena a Newt Scamander, con un Silente complesso e ammiccante come quello dei libri.
Il suo rapporto con Grindelwald diventa finalmente esplicito in questo film, dopo le numerose critiche di queerbaiting. Così come è esplicita la riservatezza di Silente, che spiega anche perché non sia nota questa loro storia d’amore nel mondo magico o nei libri di Harry Potter.

I personaggi sono ben gestiti, la trama è decisamente meno confusionaria. Certo i difetti persistono. Ma tutto il discorso intavolato su populismi ambientati nello stesso periodo in cui ascendevano i fascismi in Europa, è molto interessante.
Specie perché parliamo ai bambini.

Perciò mi dispiace che questa saga si concluda così, proprio quando si stava riprendendo dai tanti problemi.
Però del resto è oggettivo che non funzioni.