Era mio padre

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Era mio padre

Michael O'Sullivan è un rispettato padre di famiglia che lavora per conto del Boss malavitoso irlandese John Rooney. Durante un lavoro svolto assieme al figlio del Boss, Connor Rooney, il figlio di Michael assiste all'esecuzione di un uomo per mano del padre e del suo socio, entrando a contatto con un Mondo a lui sconosciuto ed attirando su di se e sulla sua famiglia l'ira di Connor e della famiglia Rooney
oguchionyewu ha scritto questa trama

Titolo Originale: Road to Perdition
Attori principali: Tom Hanks, Tyler Hoechlin, Paul Newman, Jude Law, Daniel Craig, Stanley Tucci, Jennifer Jason Leigh, Liam Aiken, Dylan Baker, Ciarán Hinds, David Darlow, Kevin Chamberlin, Doug Spinuzza, Kurt Naebig, Duane Sharp, Michael Sassone, Roderick Peeples, Keith Kupferer, Lara Phillips, Mina Badie, Heidi Jayne Netzley, Lance Baker, Nicolas Cade, John Judd, Kerry Rossall, Ian Barford, Rob Maxey, Maureen Gallagher, Diane Dorsey, Harry Groener, Peggy Roeder, James Greene, Anthony LaPaglia, Paul Turner, Craig Spidle, Mostra tutti

Regia: Sam Mendes
Sceneggiatura/Autore: David Self
Colonna sonora: Thomas Newman
Fotografia: Conrad L. Hall
Costumi: Albert Wolsky, Robert Q. Mathews
Produttore: Joan Bradshaw, Walter F. Parkes, Dean Zanuck, Richard D. Zanuck, Sam Mendes
Produzione: Usa
Genere: Azione, Drammatico, Poliziesco
Durata: 117 minuti

Dove vedere in streaming Era mio padre

Hanks fuori ruolo / 27 Gennaio 2018 in Era mio padre

Un gangster movie fuori tempo massimo, fotografato in maniera esemplare da Conrad L. Hall a cui è dedicato il film. Io dico che Mendes ha fatto una serie di madornali errori di casting a partire da Tom Hanks nei panni di un protagonista che doveva avere i tratti del duro; non che io sia della teoria lombrosiana, ci sono anche ottime eccezioni che confermano la regola del volto rude e spigoloso per il gangster, ma il pacioccone Hanks non è tra queste. Il rapinatore giuggiolone, reso ancor più goffo da uno spolverino più largo di qualche taglia, viene accompagnato da un inadatto e impacciato giovane Tyler Hoechlin. Anche il grande Paul Newman, qui all’ultimo ruolo della sua brillante carriera, non pare molto a suo agio nei panni del padrino di turno. Ne esce invece molto bene Jude Law nei panni del viscido fotografo-killer dalla calvizie incipiente, così come Daniel Craig in quelli dell’irascibile e stupido figlio di papà. Musiche di Thomas Newman un po’ farraginose, ci sono alcune sequenze che valgono l’intero film come quella della resa dei conti finale, in cui l’immagine dell’ammazzato compare da una porta a specchio che si apre.

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” A chi mi chiede se Michael Sullivan era una brava persona o solo un poco di buono, io dò sempre la stessa risposta: “era mio padre”.” / 8 Agosto 2017 in Era mio padre

Mendes sa girare bene, anzi benissimo. “Era mio padre” è un piacere per gli occhi che non smette mai di incantare visivamente lo spettatore,”rapito” dai movimenti della cinepresa, dalla fotografia e dalla magnifica ambientazione “proibizionista”.Tutto questo però sembra mancare nei personaggi, mai davvero approfonditi ma semplicemente accennati (basti pensare al personaggio di Daniel Craig), e nella trama (le rapine in banca sono noiosette, manca un po’ d’azione).Hanks sottotono, menzione d’onore a Jude Law.

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Hanks fa il cattivo e Newman chiude in bellezza / 1 Ottobre 2016 in Era mio padre

Dopo il successo di American Beauty, la seconda regia di Sam Mendes è un gangster movie sui generis, tendente al drammatico, piacevolmente lento ma tutto sommato non entusiasmante.
Tom Hanks si confronta con un ruolo da pseudo-cattivo o cattivo-suo-malgrado, con una recitazione pacata sicuramente atipica per il genere.
Ultima apparizione sul grande schermo per un monumento come Paul Newman, che a quasi ottant’anni mostrava ancora un discreto fascino senile e di non aver perso la capacità di recitare.
L’ambientazione nei primi anni Trenta è forse l’aspetto più suggestivo della pellicola, insieme alla fotografia di Conrad L. Hall, quasi coetaneo di Newman, con cui aveva condiviso il set in Butch Cassidy (anche allora come direttore della fotografia, ruolo ricoperto anche in American Beauty). Sue le meravigliose tinte fosche, i verdi tendenti al grigio, le atmosfere plumbee, le affascinanti luci notturne (pur nell’evidente artificiosità delle stesse).
Discutibile la traduzione del titolo in italiano, che toglie di mezzo il significativo gioco di parole dell’originale.

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Bel film / 10 Luglio 2016 in Era mio padre

Ottima prova di Sam Mendes, non la migliore, ma certamente ampiamente degna di nota. La storia intanto è molto coinvolgente ed appassionante, e il racconto dello sviluppo del rapporto tra il padre e il figlio è molto ben fatto. Così come sorprende in positivo la fotografia. Forse il difetto è quello dell’essere un po’ prevedibile, ma ci si passa tranquillamente sopra. Il cast poi è qualcosa di eccezionale: Hanks, Newman, Law, Jason-Leigh, Tucci e Craig. Su tutti, oltre al protagonista e al mitico Paul Newman, al suo ultimo lungometraggio, mi ha particolarmente colpito il personaggio di Jude Law.

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13 Ottobre 2013 in Era mio padre

Il secondo lungometraggio di Sam Mendes è un noir ambientato durante gli ultimi anni del Proibizionismo, che sfrutta la cornice malavitosa per raccontare un rapporto padre-figlio in due sensi: il rapporto di sangue e il rapporto intessuto tra estranei,tanto forte da avvicinarsi a quello biologico. Con un cast magnifico ( Paul Newman padre acquisito perfetto), una fotografia chiaroscurale fatta come si deve e una OST riuscitissima, il film scorre come niente, puntellato qua e là da scene memorabili ( l’uccisione sotto la pioggia, solamente musicata e senza dialoghi) e costantemente supportato da una regia stupenda fatta di campi lunghi evocativi e primi piani e da personaggi affascinanti ( Jude Law veramente bravo a tal proposito, inquietante fotografo, che mi è parso una mezzo omaggio a Alex Delarge per la violenza, lo stile di guida e la bombetta) e con un finale che mi ha commossa.
Tanto bello, da non sottovalutare.

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