Recensione su Anon

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Deludente / 27 Luglio 2018 in Anon

Le premesse erano buone (anche se non originali), ed anche la parte iniziale del film sembrava interessante, uno sci-fi tendente al noir. Ambientazione distopica (ma non troppo) dove l’anonimato non esiste. Attraverso un impianto neurale tutto quello che vedi e senti viene registrato ed è reso disponibile alle forze dell’ordine, quindi qualunque reato è immediatamente scoperto e punito, basta vedere la registrazione, ma cosa succede se per alcuni crimini le registrazioni risultano manomesse o se quello che stai guardando non è la realtà?
Peccato che il seguito resta “piatto”, nessuna tensione, nessun vero colpo di scena, con un finale buttato lì, quasi a voler chiudere velocemente la storia. In definitiva, non coinvolge, lo si guarda quasi senza alcun interesse.
Al contrario, ho trovato interessante la fotografia quasi in bianco e nero, a sottolineare la visione non proprio reale, con inserti testuali e pubblicitari. Una via di mezzo tra Person of interest e The Entire History of You (Black Mirror).

2 commenti

  1. paolodelventosoest / 27 Luglio 2018

    Eh temo anche io la delusione. Tutto il fantascientifico che passa per Netflix accidenti, nonostante le migliori premesse, si incarta inesorabilmente su sè stesso.

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