Recensione su American Sniper

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per nulla annoiata ho retto fino in fondo e incredibilmente mi è piaciuto / 7 Marzo 2018 in American Sniper

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Vado al cinema senza troppa voglia di vedere un ennesimo film di guerra. Penso che sicuramente sarà noioso, triste e pesante. Mi sbaglio, e me ne accorgo subito. Il film è incentrato su un personaggio Chris Kyle, che a un certo punto della sua vita decide di arruolarsi e servire la patria, gli USA. Siamo ai tempi nostri, guerra in Iraq, terrorismo. Seguiamo quindi la vita di questo soldato marine-seal, la compagnia dei più duri. Le sue abilità di cecchino lo portano a essere l’uomo di punta della squadra. Il film è scorrevole e mostra tutte le fasi di una guerra ancora in corso. Cosa succede là, cosa si portano a casa i soldati, problemi psicologici e non. Tutto il pacchetto completo. Terribile. Clint Eastwood è stato davvero bravo nel rappresentare la vita di quest’uomo. Si perchè il soldato Chris Kyle è esistito davvero. E’ una storia vera ed è pazzesca. L’attore Bradley Cooper è magnifico. Da sempre adorato dalla sottoscritta e marito, si è gonfiato un filo..il collo taurino e i muscoli così pieni lo sformano, ma la sua interpretazione è incredibile. Alla fine di tutto ho pensato che fosse un esaltazione dell’eroe americano, come solo gli americani sanno rappresentare (con bandierine e tutto il resto). Se eroe si può chiamare visto che comunque, ragione o no, ha ammazzato centosei esseri umani. A prescindere dal giusto o sbagliato il film è davvero da vedere. Non è il solito film di guerra, non aspettatevi La sottile linea rossa o Salvate il soldato Ryan. E’ la guerra di oggi, ma nonostante cambi la tipologia ciò che lascia è sempre lo stesso sentimento.

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