Recensione su Jimi: All Is by My Side

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Frammentario… / 2 Maggio 2020 in Jimi: All Is by My Side

…e particolarmente noioso. La mancanza dei brani originali che hanno consegnato Jimi alla storia della musica pesa come un macigno e non è compensata né da prove attoriali di livello né da una sceneggiatura efficace. La scrittura del film è costruita su interviste e dichiarazioni del musicista, ma il ritratto che emerge è scialbo e sbrigativo, con Hendrix minimizzato a sonnacchiosa macchietta fricchettona tutta peace & love che inneggia all’amore universale e che odia le catalogazioni facili.
6 solamente per l’ottima contestualizzazione storico-musicale e per l’unico guizzo del film: la storica e incendiaria cover di “Sgt. Pepper”. Peccato, perché la scelta di André nei panni di Jimi prometteva bene.

3 commenti

  1. Stefania / 2 Maggio 2020

    Effettivamente, il film non è affatto solido, la sceneggiatura latita e si fa fatica a capire a prima botta chi-cosa-come-dove-quando. Anche la caratterizzazione di Hendrix non è centrata, come dici.
    Nonostante i suoi difetti, però, ho guardato il film con interesse e, alla fine, “mancanze” a parte, non mi è rimasta addosso una sensazione di completa delusione. Concordo con il voto finale.

    • doctorgonzo / 2 Maggio 2020

      Dispiace perché aveva le carte in regola per diventare un’ottima biopic, del calibro di quelle di Freddie Mercury ed Elton John.

      • Stefania / 2 Maggio 2020

        Ehm, per me, il film su Elton John può anche valere come termine di paragone, ma Bohemian Rhapsody m’è piaciuto molto poco e, personalmente, eviterei qualsiasi tentativo di emulazione.

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