Recensione su Nodo alla gola

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Hitchcock non delude mai! / 24 Gennaio 2020 in Nodo alla gola

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Hitchcock non delude mai. Nodo alla gola è una pellicola del 1948 diretta da Alfred Hitchcock. La capacità più grande del regista è forse quella di riuscire a tenere alta la tensione per tutta la durata del film servendosi di pochi elementi che realmente ne definiscono il genere. Il film, il primo a colori per Hitchcock, è definito da dieci piani sequenza legati tra loro da inquadrature di primi piani e di dettagli che consentono al regista di creare qualcosa di molto interessante da un punto di vista tecnico ovvero una sorta di ripresa unica, molto lunga, che non solo riporta all’idea di teatro ma consente allo spettatore di vivere il tutto come stesse succedendo in tempo reale quindi la tecnica utilizzata accresce il senso di vero. La calma apparente nella quale si svolge l’intera vicenda è forse uno degli elementi più inquietanti del film, un’atmosfera che definisce l’assurdità del gesto compiuto dai protagonisti e la follia di due menti contorte e subdole che con un cadavere in salotto invitano gli ospiti a sollazzare in casa loro. La motivazione del gesto compiuto, la cui giustificazione fa riferimento alle teorie sulla relatività dei concetti del bene e del male del professore Rupert Cadell, anche lui ospite dei due assassini, rappresenta un altro degli elementi drammatici della storia. Il tentativo di Brandon di dimostrare la propria superiorità intellettuale facendo riferimento alle teorie dell’ex professore, secondo cui l’omicidio sarebbe da considerarsi un privilegio riservato a pochi eletti, delinea la perversione di una mente malata. Nel suo gioco contorto Brandon, infatti, continuerà a solleticare l’attenzione dell’ex professore nella speranza che quest’ultimo colga quanto accaduto e ne apprezzi l’ironia. Il suo comportamento si configura come una sorta di confessione di un gesto di cui comunque Brandon non teme conseguenze anzi appare quasi divertito da tutta la situazione intorno a se. A differenza del compagno per Philip avere in casa il padre e la fidanzata del mal capitato, che ignari di quanto accaduto sono vittime della beffa, risulta insopportabile. Philip rappresenta il rimorso, la voce di una coscienza che invece teme di essere smascherata. Assecondare la folle idea del compagno, porterà Philip quasi ad impazzire.

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