Addio a Vittorio Taviani, fra i simboli del cinema italiano, insieme al fratello Paolo

I fratelli Taviani hanno fatto la storia del cinema italiano, riscuotendo notevole successo di critica anche all'estero, con storie di ribellione e un'attenta analisi della società.

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Addio a Vittorio Taviani, fra i simboli del cinema italiano, insieme al fratello Paolo

LA MORTE DI VITTORIO TAVIANI

Un altro lutto colpisce il mondo del cinema, a breve distanza da quelli di Takahata Isao e Miloš Forman.
A 88 anni, è morto il regista e sceneggiatore toscano Vittorio Taviani. Era malato da tempo. In coppia con il fratello Paolo, ha segnato la storia del cinema italiano con film dominati da figure ribelli, rivoluzionarie.
Ne ha dato notizia una delle figlie, aggiungendo che il corpo del padre verrà cremato dopo una cerimonia privata, senza funerale, né esequie pubbliche.
Folgorati dal Neorealismo, i fratelli Taviani sono stati artisticamente attivi fin dalla metà del Novecento, quando si trasferirono a Roma e iniziarono a lavorare a corti e documentari, in collaborazione con grandi nomi dell’epoca, come Cesare Zavattini. Fin da subito, il loro lavoro è stato incentrato sulla storia, nazionale ed estera, e sul racconto delle contraddizioni della società.

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I FRATELLI TAVIANI: IL CINEMA ITALIANO APPREZZATO NEL MONDO

Paolo e Vittorio Taviani con l'Orso d'Oro vinto con il film Cesare deve morire

Paolo e Vittorio Taviani con l’Orso d’Oro vinto con il film Cesare deve morire

I fratelli di San Miniato hanno conquistato l’attenzione internazionale nei primi anni Sessanta.
Il loro primo lungometraggio non documentario, UN UOMO DA BRUCIARE con Gian Maria Volonté, venne premiato come miglior film d’esordio a Venezia, nel 1962.
PADRE PADRONE, adattamento dell’omonimo romanzo di Gavino Ledda, vinse la Palma d’Oro e il premio FIPRESCI a Cannes ’77. Nel 1982, sempre in Croisette, conquistarono il premio della giuria ecumenica e il Grand Prix con il realismo magico de LA NOTTE DI SAN LORENZO.
CESARE DEVE MORIRE, Orso d’Oro e premio della giuria ecumenica a Berlino 2012, ha vinto i David di Donatello per il miglior film e la miglior regia e il Nastro d’Argento come film dell’anno.
Nel 1986, i Taviani hanno ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera. E, proprio a Venezia, nel 2017, hanno presentato il loro ultimo film, UNA QUESTIONE PRIVATA, diretto da Paolo e sceneggiato da Vittorio.
Tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, il film è stato solo l’ultimo adattamento di un romanzo a firma di Taviani, dopo SAN MICHELE AVEVA UN GALLO (1972), IL SOLE ANCHE DI NOTTE (1990) e RESURREZIONE (2001), tratti da Tolstoj, LE AFFINITÀ ELETTIVE (1996) da Goethe, KAOS (1984) e TU RIDI (1998) da Pirandello, LA MASSERIA DELLE ALLODOLE (2007) da Antonia Arslan, MARAVIGLIOSO BOCCACCIO (2015) dal Decamerone.

La filmografia completa di Vittorio Taviani, su NientePopcorn.it.

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