Recensione su Captain America: Civil War

/ 20166.8367 voti

Vabbè. / 5 Maggio 2016 in Captain America: Civil War

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il giorno è arrivato.
Lo abbiamo aspettato, abbiamo bestemmiato, e alla fine è arrivato.
Carica di aspettative sono andata al cinema e – me lo dico sempre: non aspettarti niente, non farti film in testa, sennò poi ci resti male – puntualmente qualcosa è andato storto.
Non voglio fare un paragone con il fumetto, perché ormai è inutile, anche perché la storia del fumetto è impostata diversamente, ed ha una certa maturità ed un certo spessore. Differente da quella che hanno scelto per rendere la cosa più ‘cinematografica’.
Innanzitutto da un certo punto in poi, il film da che aveva preso un’ottima direzione, comincia a sbandare e si schianta – fortunatamente senza lasciare morti, ma qualche ferito sì (perdonatemi la metafora).
C’è un bell’imput. Ho notato anche lo sforzo di mettere alcune scene ispirate al fumetto, come ad esempio la donna che accusa Tony di aver ucciso suo figlio, o anche Ant-man che diventa Giant-man, in assenza di altri personaggi come il Golia Nero.
Fino alla battaglia tra le due fazioni, devo dire che il film mantiene bene il controllo della trama, e vi è anche una certa maturità nelle azioni e nell’impostazione dei dialoghi.
Comunque io parto dal presupposto che quando sei uno che deve mantenere la pace mondiale, che si preoccupa della sicurezza delle persone, devi essere al di sopra di alcune cose, e devi avere pieno potere della tua mente. Insomma, devi saper ragionare e razionalizzare.
Cose totalmente inesistenti in questo film: ragione e razionalità.
Steve e Tony sono molto incoerenti, per certi versi. O almeno lo diventano ad un certo punto del film. L’incomprensione alla base è molto stupida e banale, e non mi aspettavo che si riducesse tutto a questo, ma che ci fosse più psicologia dietro.
Tutto il film ruota su questa cosa: Steve non parla, Tony non ragiona. Quindi vuoi o non vuoi, una cosa tira l’altra, si trascinano a vicenda, e va a finire male.
Non c’è maturità in questo e lo sbaglio sta proprio nella sceneggiatura, che ad un certo punto è andata in una direzione che è un po’ stupida, se vogliamo, ed infantile. Tutto si riduce ai due che si contendono Barnes – poverino, mi ha fatto una tenerezza, in questo film è il capo espiatorio di tutti proprio. E qui lo sragionare di Tony ha raggiunto i picchi dell’idiozia, e l’indifferenza di Steve fa più male di un ca**otto in pancia.
Howard era un suo grande amico, non lo abbiamo dimenticato, ma a quanto pare gli sceneggiatori lo hanno fatto. Dopo quel filmato poteva spenderle due parole – cosa che fa poi nella lettera finale, più o meno, anche se è un po’ inutile. Tony, essendo un genio come si dice, avrebbe dovuto capire l’intento di Zemo (esplicato che più di così non si può). Ma niente, manco per il cazz° proprio, vede tutto nero.
Da fuori Black Panter ha riassunto il pensiero comune con parole fin troppo carine ‘si stanno facendo consumare dalla vendetta’ – io avrei detto ‘quanta maturità’.
Anche perché, voglio dire, Tony, non sei nato ieri, saprai cosa significa subire un lavaggio del cervello a quei livelli – hai appena scoperto che quello con un paio di paroline fa tutto quello che gli viene ordinato, fattele due domande, no? Mettiti in discussione, al posto di andare fuori di testa.
L’unica coerente resta Natasha, anche perché sa bene cosa ha passato Bucky, tutto sommato. E sto poveraccio, comunque, mammamia, una sofferenza senza fine.
Caruccissimo Spidey, i suoi dialoghi sono eccezionali. Diciamo che tutto il film a dialoghi è messo bene e, nonostante tutto, i Russo’s Brothers sono quelli che caratterizzano meglio Captain America e quelli che gli ruotano intorno – hanno fatto un ottimo lavoro anche con Iron Man.
Le scene d’azione sono bellissime, anche le coreografie sono spettacolari. Certo, non raggiunge il livello di The Winter Soldier, ormai quello resta un masterpiece, lo uso sempre come termine di paragone per tutti i film Marvel, non ci posso fare niente.
Che dire, come film a sé stante mi è piaciuto. Spero che molte cose avranno senso più avanti.
Adieu.

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