15 Recensioni su

Captain America: Civil War

/ 20166.8367 voti

no titolo / 3 Agosto 2020 in Captain America: Civil War

Questo è un esempio perfetto di film Marvel che mi piace sempre un po’ meno ogni volta che lo vedo. E non è l’unico.

La prima volta che l’ho visto pensavo fosse il miglior film dell’MCU fatto fino a quel momento. Ma poi più lo vedevo più saltavano fuori dei difetti, come l’eccessiva lunghezza o il fatto che man mano che il film avanza i “contendenti” si picchiano sempre più selvaggiamente, eccessivamente, non perché sia cruento, figuriamoci, ma perché la reazione è decisamente esagerata rispetto alle motivazioni.
Ma il punto più critico del film è la trama in sé, nello specifico il piano del villain, che non solo è elaboratissimo, ma per di più per stare in piedi deve necessariamente “prevedere” che le cose “vadano come effettivamente vanno”, e la cosa non è molto credibile. Probabilmente non mi sono spiegato a dovere. C’è una sola ragione per cui il piano di Zemo funziona, gli sceneggiatori hanno fatto in modo che tutto andasse come lui voleva. Altrimenti praticamente il piano sarebbe andato a monte già nel primo atto, o giù di lì. E questo non funziona.

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questa non è epica / 3 Aprile 2019 in Captain America: Civil War

Epicità, questo vorrebbe trasmettere questo film, un titanico scontro fratricida che dovrebbe essere straziante, ma la verità è che tutti sappiamo sin dall’inizio che tutto finirà per il verso giusto e verrà fuori un vero cattivo uno di quelli stereotipati magari con forte accento tedesco.
Ed è così che andrà con un super piano che non riuscirebbe mai ma proprio mai. Comunque a parte questo il film è lento, la civil war è giusto una scazzottata sopra ad un tetto con uno spider man messo lì a caso.
Adoro Iron man ma quello che fa qua non è per nulla coerente con il personaggio, per di più è anche stupido. Bho mi hanno fatto empatizzare con quel fascista di Capitan america.Un film reazionario, superamericano (infatti il nemico viene da fuori) e noi ci beviamo questa me**a pro America, quest’america fatta di eroi made in Usa che salvano il mondo. Ecco come si vedono, e noi europei che siamo molto più intelligenti di loro non ci dovremmo sciroppare sta me**a senza criticarla, va bene dire è divertente ci sono i combattimenti, spengo il cervello e bon (questo film è di una noia, ci sono pure poche botte e zero tette ma dai!) ma c’è chi li elogia.
Levato tutto questo rimane un film noioso, fa ridere quando non deve, prevedibile e inutile. Ma voi vi emozionate perchè ci stanno tutti gli eroi insieme e chiamate questo CINEMA E GLI DATE PURE 10.
Il problema sono io non voi.

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Lo scontro per eccellenza di casa Marvel / 14 Ottobre 2018 in Captain America: Civil War

“Captain America- Civil War” è il primo film della “Fase Tre”, che segna l’inizio di una nuova era dei cinecomic Marvel. Il film è praticamente perfetto: regia impeccabile, scrittura superlativa, tutti i supereroi hanno il loro spazio (sbalorditive le due new entry, ossia Pantera Nera e il nuovo Spider-Man), e scene d’azione fantastiche, mai viste prima. Con questo film, forse il migliore e il più drammatico di casa Marvel, gli Avengers non saranno più come prima. Pellicola epica!

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un’evoluzione che piace / 7 Marzo 2018 in Captain America: Civil War

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ho atteso trepidante questo film. Adoro CA e rivederlo è sempre un piacere. Mi sono schierata con lui fin da subito. Trovo che le sue ragioni siano più valide dello spocchioso ma ora accomodante Tony Stark. Inoltre la squadra di alleati di CA è stata una sorpresa continua che non vi spoilero anche se ho detto che l’avrei fatto. Non mi addentro in cose super nerd di cui non so nulla e potrei sbagliare ed essere quindi ripresa da amici e co. Nel complesso è stato un film divertente in pieno stile Marvel. Voglio fare il pelo sulla figura di “Visione” che è inutilissimo e a Spiderman o bimbo ragno troppo giovane e inesperto. Ma non si era trasformato al liceo durante una gita al laboratorio? Questo ragazzetto avrà si e no quindici anni… Cameo a parte direi che il film merita come ogni film sul mitico Captain America! La storia scorre anche se è lunga come la tendenza di questi tempi vuole. ♥ Ah stavo quasi dimenticando la bellissima Scarlett che merita di stare in ogni fotogramma! ♥

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cap3 / 4 Febbraio 2018 in Captain America: Civil War

Promosso a pieni voti. I Russo si confermano maestri di intrattenimento e la serie Captain America si conferma una delle più mature ed intriganti.

Uno su mille…. / 15 Novembre 2016 in Captain America: Civil War

Uno su mille c’è la fa…..
Mi aspettavo di più molto di più, non mi accontento di vedere tutti i miei super eroi assieme che se le danno, non basta, anzi mi è solo venuta l’acquolina in bocca e si, perché spero che nel prossimo episodio ci sia una storia più complessa ed avvincente.
Il meglio è sempre lui il grande Stan Lee!!!!
UNO SU MILLE!!!

Amici rivali / 18 Giugno 2016 in Captain America: Civil War

Tanto discusso ed atteso questo nuovo blockbuster realizzato dalla Marvel, pellicola che rende affascinanti i combattimenti tra i numerosi personaggi, ma che annoia come ogni film incentrato sulla saga dei vendicatori. Fantascienza scadente, ma prove attoriali più che sensazionali. I film sui supereroi stanno diventando sempre più ridondanti, lo so che è difficile realizzare un’altra trilogia come quella di Nolan, ma alcuni, soprattutto dall’altro mondo, ci si avvicinano o almeno ci provano. La filosofia del supereroe è sempre il fulcro della storia, ma la trama in se non è così allettante… Qualche morto per variare un po’ le regole fumettistiche ci può sempre stare!

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Marvel Marmalade / 13 Maggio 2016 in Captain America: Civil War

Una ressa di supereroi, sequenze girate in mezzo mondo, corpo a corpo in steadycam e scontri titanici tra esplosioni, clangore metallico e perfino – skrreeehhhh – le unghie di Pantera Nera che raschiano il vetro in derapata (in sala tutti a far la smorfia e brividino lungo la schiena). In questa nuova Marvel marmalade ci sono buone idee e vecchi clichè, tuttavia l’assortimento è stuzzicante e non molla lo spettatore fino al finale, con alcuni colpi di scena indovinati.
Tra le cose buone: l’assenza di Hulk e Thor, non perchè i personaggi non piacciano, ma perchè l’ultima wave del cinecomic gioca un po’ sulla sottrazione dell’invulnerabilità e di questo ne giova il coinvolgimento.
Lo scontro al centro della storia ha basi un po’ più ragionate (certo, solo un po’) di Batman v Superman; non so quanti si saranno sentiti trasportati dal #dachepartestai, forse i fumettari più accaniti o gli (eterni) adolescenti, sta di fatto che Marvel e DC hanno intrapreso insieme una strada senza ritorno. Crepuscolo del supereroismo? Hanno acceso il pulsante dell’autodistruzione o hanno preso una china più dark? Staremo a vedere; sta di fatto che il supermegavillain aveva raggiunto il limite (Ultron è stato un po’ il capolinea della forza avversa) e c’era bisogno quantomeno di un time out, un diversivo.
Tra i personaggi, emerge sorprendentemente Falcon (personaggio che prima trovavo totalmente inutile) a cui Anthony Mackie ha dato una bella carica di simpatia, buono l’ingresso di Pantera Nera che prelude alla prossima ennesima “costola”.
Punti negativi: nonostante il coro di approvazioni, dico l’innesto di Spiderman. Il ragazzetto che spara battutine come ragnatele non funziona per niente, peggiorato dal fastidioso tono tra l’ironico e il professorale del mentore Stark. Non mi ha entusiasmato neanche l’inserimento di Ant Man (del quale è stato fatto invece un ottimo spin off), anche lui abbastanza scarico.

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Fighissimo :) / 10 Maggio 2016 in Captain America: Civil War

Se vi piacciono i film sui supereroi non si può perdere…..effetti fighissimi e gli scontri tra supereroi wowwwwwwwwwwwwww.

Come sempre mitico il cameo di Stan Lee.

Film in scatola. / 10 Maggio 2016 in Captain America: Civil War

In un orgiastico gusto puramente nerdiano c’è chi, dopo la visione di “Captain America: Civil War”, si è schierato o per l’uno o per l’altro schieramento. Ora io tra lo Steve Rogers freak e il Tony super intelligente (ma neanche tanto in questo film) non mi schiero con nessuno dei due: e siccome vorrei schierarmi con convinzione dalla parte del cinema, sempre più invaso da questa onda barbarica di serialità cinecomics, pongo un legittimo paragone, e prendo le difese dell’altro importante film su supereroi uscito qualche settimana prima. Quindi viva Snyder, viva “Batman vs Superman”, con tutti i suoi enormi difetti. E questo già la dice lunga su quanta pochezza si nasconda dietro l’ultimo prodotto Marvel.
È vero la domanda è lecita: cosa ti aspettavi? Il capolavoro? Effettivamente no, lungi da me. Ma quanto meno di essere un tantino sorpreso, o smentito, o deluso per le basse aspettative riposte. Come è riuscito a fare, in fin dei conti, il film di Snyder. Nel caso di “Civil War”, che in sostanza mette al centro la stessa tematica e dinamica narrativa dello scontro tra eroi, cioè una guerra civile tra buoni, assistiamo all’ennesimo prodotto identico ai suoi predecessori. L’assurdità è che stanno facendo lo stesso film in serie, e non se ne rendono conto: dopo Whedon e il suo primo “Avengers”, il cervello Marvel ha fatto segnare encefalogramma piatto. Non ci sono slanci, non c’è personalità, non c’è coraggio, non c’è visionarietà. È un cinema in scatola: se apri una scatoletta di tonno non ti aspetti di trovare salmone, allo stesso modo aprendo la scatoletta del cinecomic Marvel trovi sempre la stessa pappa: può piacere, ma a lungo andare provoca nausea, e appiattisce l’esistenza, che è peggio.
Il film comincia e fin da subito denuncia la sua frammentarietà di luogo (e tempo). Si rimbalza a destra e sinistra, sopra e sotto, in giro per il Mondo: Nigeria, città degli Stati Uniti, città europee, cambia solo il cartello con il nome della città in sovraimpressione all’inquadratura, posto centrale e di formato più grande. Questa composizione globale sfilaccia a non finire l’intreccio, e di fatto lo rende già debole. Non a caso le vicende del “Batman” di Nolan (o anche quello di Burton, fa lo stesso insomma), aiutate da una matrice fumettistica sicuramente più consapevole e portante, sono contenute dentro una sola location, che è Gotham (a parte una/due brevi e rapide uscite), una città che respira, che si muove, che è presenza viva, che si fa perciò personaggio e si incardina nella struttura sintattica dell’opera, rendendola già di per sé solida, imponente. Il “fin da subito” non si esaurisce qui, perché nell’incipit vediamo un camion, abbandonato alla guida dall’autista che si ribalta in modo perfettamente simmetrico distruggendo un architrave portante dell’ingresso esterno di un laboratorio che conteneva l’arma biologica (davvero?) da rubare, e nella ricaduta si scansa a sinistra, insieme a tutte le macerie, e i ladri con due camionette entrano in modo liscio e perfetto. E allora lo spettatore un tantino acuto già vorrebbe abbandonare la sala, perché si sente preso in giro. È solo una delle stravaganze interne alla storia che il film ha, sintomi della sufficienza della più comune sceneggiatura da “compitino”. Riportiamo allora alla mente l’incipit di “Batman vs Superman”, niente di trascendentale sicuramente, ma almeno verosimilmente coerente ed equilibrato.
Mantenendo la linea del paragone, anche in “Civil War” c’è il personaggio “umano”, cioè privo di super poteri, che con malizia ed astuzia gioca a mettere contro gli eroi, per una vendetta (cosa sennò?) personale. Ma il personaggio cucito per Daniel Brühl non ha lo spessore, la sottile attenzione psicologica, la dettagliata cura in fatto di personalità e carattere, del Lex Luthor di Eisenberg, che assomiglierà anche al Joker di Ledger, ma assomiglia al Joker di Ledger, per l’appunto, ecco basterebbe a cifrarne la differenza.
Il cinema non abita in casa Russo: i due fratelli provengono dalla televisione e spesso si vede. “Winter Soldier” seppur con le stesse problematiche di piattezza generale, concentrandosi solo su pochi personaggi, riusciva a costruire quantomeno un senso. Qui si fa fatica a trovarlo: fanno fatica gli stessi personaggi, che non trovano un punto d’incontro nella loro diatriba nemmeno quando gli viene palesata la realtà dei fatti. “Civil War” si barcamena nelle scene d’azione, ma la coralità si consuma velocemente in controsensi narrativi, e in ridondanze visive; l’adrenalina manca, perché manca il pathos, e la drammaticità, che invece “Batman vs Superman” era riuscito quantomeno ad abbozzare, o provare a rendere, pur anche qui con una base di substrati d’immaginario culturale, sociale e polito mancante. I Russo non hanno, in sintesi, l’approccio visivo di Snyder, la sua audacia, la sua coerenza stilistica, di toni, di graduazioni. Basterebbero le sole inquadrature concesse a Superman, che palesano il senso di divinità, di onnipotenza, e gli annessi dubbi che affliggono il protagonista su necessità e dimensione divina in un mondo umano, senza tante e troppe parole, per evidenziare nettamente lo scarto tra un cinema di qualità, o meglio, di personalità, e uno di ordinaria amministrazione.
“Capitan America: Civil War” stanca. Stanca nel suo incedere, tanto prevedibile, quanto privo di suggestioni, narrative e stilistiche; e non basta un nuovo Spider Man a risollevarne l’originalità, anche se resta l’elemento distorto di fatto più interessante. Stanca vedere un cinema che si sta incartando in questo mondo, che si sta snaturando, un cinema che non si serve più di nuove possibilità per rinnovarsi, ma ne diventa schiavo, assoggettato a questi meccanismi (seriali, di marketing) stranianti e deleteri. Perché il lavoro di Nolan resta ancora inarrivabile? O quello di Snyder, proseguendo il paragone che questa recensione ha messo in atto, a tratti superiore? Perché il cinema aveva la priorità, su fumetti e derivazioni contigue. Il cinema modellava la materia supereroi a sue sembianze, dentro le sue coordinate, semantiche e sintattiche. Il cinema posto al centro, per fare arte, o semplicemente spettacolo vero, quello che non può prescindere dalla componente dello stupore, della meraviglia. E non quello che si abbandona a menate da nerd.

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La divisione degli Avengers / 9 Maggio 2016 in Captain America: Civil War

Terzo capitolo del supereroe Marvel anche se può essere considerato quasi un Avengers 2.5.
Il tema affrontato è quello già visitato da “Watchmen” (chi controlla i controllori) e il recente “Batman vs Superman” dove i supereroi non sono visti di buon occhio dalla popolazione mondiale (governi in primis). Dove sono passati hanno lasciato più macerie che salvato vite e per questo si arriva a pensare di stipulare un documento per controllare le attività sovraumane.
Capitan America (Chris Evans) e Iron Man (Robert Downey jr.) si ritrovano di idee opposte e gli Avengers si divideranno in due frazioni con nuove reclute da una parte a dall’altra.
Prima parte che, a parte un’azione in Nigeria, è più riflessiva sulle attività dei supereroi; la seconda parte più d’azione con le scene più spettacolari che vedono il duello tra le due fazioni. Mozzafiato e avvincente lo scontro all’aeroporto con momenti divertenti e comici legati a due personaggi: la new entry Spider-man (Tom Holland visto nel recente Heart of the sea), giovanissimo e che non manca di commentare ogni azione visto il suo debutto nel gruppo di Iron Man. Come sua controparte comica troviamo Ant-Man (Paul Rudd), già visto nel film omonimo.
Tante location, i nostri si muoveranno anche a Vienna, Berlino e Bucarest; da una parte la divisione tra ex amici e dall’altra la vera amicizia, quella tra Steve Rogers e Bucky Barnes (Sebastian Stan).
Tanta carne al fuoco ma il film risulta interessante e avvincente alternando qualche momento più intimo ad altri di pura azione.
Conferme del cast: Anthony Mackie nei panni di Sam Wilson/Falcon; Emily VanCamp (la vicina di Steve Rogers) che ha avuto molto più spazio rispetto al film precedente e con un ruolo importante; Scarlett Johansson nei panni della Vedova nera che rispolvera i panni di doppiogiochista, Don Cheadle è Rhodes/War Machine, Jeremy Renner è Occhio di Falco (ritornerà dalla “pensione” anticipata), la splendida Elizabeth Olsen è Wanda (Avengers).
Come new entry troviamo Daniel Bruhl (era Nicky Lauda in Rush) nei panni del “cattivo” di turno, Chadwick Boseman è la sorprendente Pantera Nera e infine William Hurt è Thaddeus Ross ovvero il segretario di Stato. Ah inoltre nei panni della zia di Peter Parker troviamo l’affascinante Marisa Tomei (ma la zia di Peter non era più vecchia?).
Come al solito attenzione ai titoli di coda, due filmati: uno appena dopo i primi titoli di coda, uno alla fine dei titoli di coda (breve ma abbastanza significativo con Spiderman protagonista).

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Bello, bello, bello / 8 Maggio 2016 in Captain America: Civil War

Il nuovo corso della Marvel parte veramente alla grandissima con un film pieno d’azione, di emozioni, di effetti spettacolari e capace di trasmettere davvero tanto a chi lo guarda. Non si cade nei cliché visti negli ultimi titoli, l’umorismo o i momenti “stupidi” sono veramente ridotti e il tema della guerra tra i Vendicatori ti coinvolge e ti prende come non mai. Probabilmente uno dei film della Marvel più belli in assoluto. Da vedere assolutamente.

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A bocca aperta…. 8! / 7 Maggio 2016 in Captain America: Civil War

Assieme agli “Iron Man” (i mie preferiti!) e “Avengers – Age Of Ultron” è tra i migliori film Marvel!
A bocca aperta fin dalle scene iniziali, una missione intensa e combattiva con una ripresa dinamica e attiva, una storia molto bene costruita (non posso giudicare se è fedele o meno ai fumetti perchè non li ho letti…) ma nella trilogia del Capitano questo supera tutti.
Sembra proprio un “Avengers 3”, personaggi al top, uno schieramento che mette l’acquolina alla bocca, quando li si vede fronteggiarsi nello scontro all’aeroporto!
E l’arrivo di Bimbo Ragno? a parte questa traduzione in italiano davvero divertente, hanno reso divertente e buffo tutto il suo personaggio, smontando quel che di macho che hanno provato a dargli con Andrew Garfield…
Merita davvero. Scontri senza fiato e ottimi effetti speciali. Due ore e mezza che voleranno via….
Non vedo l’ora di rigustarlo in HD!
8. Pieno.

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Vabbè. / 5 Maggio 2016 in Captain America: Civil War

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il giorno è arrivato.
Lo abbiamo aspettato, abbiamo bestemmiato, e alla fine è arrivato.
Carica di aspettative sono andata al cinema e – me lo dico sempre: non aspettarti niente, non farti film in testa, sennò poi ci resti male – puntualmente qualcosa è andato storto.
Non voglio fare un paragone con il fumetto, perché ormai è inutile, anche perché la storia del fumetto è impostata diversamente, ed ha una certa maturità ed un certo spessore. Differente da quella che hanno scelto per rendere la cosa più ‘cinematografica’.
Innanzitutto da un certo punto in poi, il film da che aveva preso un’ottima direzione, comincia a sbandare e si schianta – fortunatamente senza lasciare morti, ma qualche ferito sì (perdonatemi la metafora).
C’è un bell’imput. Ho notato anche lo sforzo di mettere alcune scene ispirate al fumetto, come ad esempio la donna che accusa Tony di aver ucciso suo figlio, o anche Ant-man che diventa Giant-man, in assenza di altri personaggi come il Golia Nero.
Fino alla battaglia tra le due fazioni, devo dire che il film mantiene bene il controllo della trama, e vi è anche una certa maturità nelle azioni e nell’impostazione dei dialoghi.
Comunque io parto dal presupposto che quando sei uno che deve mantenere la pace mondiale, che si preoccupa della sicurezza delle persone, devi essere al di sopra di alcune cose, e devi avere pieno potere della tua mente. Insomma, devi saper ragionare e razionalizzare.
Cose totalmente inesistenti in questo film: ragione e razionalità.
Steve e Tony sono molto incoerenti, per certi versi. O almeno lo diventano ad un certo punto del film. L’incomprensione alla base è molto stupida e banale, e non mi aspettavo che si riducesse tutto a questo, ma che ci fosse più psicologia dietro.
Tutto il film ruota su questa cosa: Steve non parla, Tony non ragiona. Quindi vuoi o non vuoi, una cosa tira l’altra, si trascinano a vicenda, e va a finire male.
Non c’è maturità in questo e lo sbaglio sta proprio nella sceneggiatura, che ad un certo punto è andata in una direzione che è un po’ stupida, se vogliamo, ed infantile. Tutto si riduce ai due che si contendono Barnes – poverino, mi ha fatto una tenerezza, in questo film è il capo espiatorio di tutti proprio. E qui lo sragionare di Tony ha raggiunto i picchi dell’idiozia, e l’indifferenza di Steve fa più male di un ca**otto in pancia.
Howard era un suo grande amico, non lo abbiamo dimenticato, ma a quanto pare gli sceneggiatori lo hanno fatto. Dopo quel filmato poteva spenderle due parole – cosa che fa poi nella lettera finale, più o meno, anche se è un po’ inutile. Tony, essendo un genio come si dice, avrebbe dovuto capire l’intento di Zemo (esplicato che più di così non si può). Ma niente, manco per il cazz° proprio, vede tutto nero.
Da fuori Black Panter ha riassunto il pensiero comune con parole fin troppo carine ‘si stanno facendo consumare dalla vendetta’ – io avrei detto ‘quanta maturità’.
Anche perché, voglio dire, Tony, non sei nato ieri, saprai cosa significa subire un lavaggio del cervello a quei livelli – hai appena scoperto che quello con un paio di paroline fa tutto quello che gli viene ordinato, fattele due domande, no? Mettiti in discussione, al posto di andare fuori di testa.
L’unica coerente resta Natasha, anche perché sa bene cosa ha passato Bucky, tutto sommato. E sto poveraccio, comunque, mammamia, una sofferenza senza fine.
Caruccissimo Spidey, i suoi dialoghi sono eccezionali. Diciamo che tutto il film a dialoghi è messo bene e, nonostante tutto, i Russo’s Brothers sono quelli che caratterizzano meglio Captain America e quelli che gli ruotano intorno – hanno fatto un ottimo lavoro anche con Iron Man.
Le scene d’azione sono bellissime, anche le coreografie sono spettacolari. Certo, non raggiunge il livello di The Winter Soldier, ormai quello resta un masterpiece, lo uso sempre come termine di paragone per tutti i film Marvel, non ci posso fare niente.
Che dire, come film a sé stante mi è piaciuto. Spero che molte cose avranno senso più avanti.
Adieu.

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Le Mediocri Guerre Civili del Fumetto / 5 Maggio 2016 in Captain America: Civil War

Formula ormai insipida e stanca che si trascina abbozzando spunti potenzialmente interessanti e non concedendo spazio per realmente comprendere e rendere credibile la minaccia, tutto a scapito dell’ovvia e muscolare spettacolarizzazione.

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