Recensione su Matrix

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Americanata / 24 Novembre 2015 in Matrix

Solito film che se non fosse fatto in America sarebbe splendido, mentre così è solo carino. Molto interessante lo spunto filosofico di fondo, inutili e sempre uguali le sparatorie, i combattimenti etc che impegnano quasi metà film.

Sarà che non mi piacciono i film d’azione, ma rimango sempre stupita di come questi film siano sempre uguali (altro esempio palese: Inception).

4 commenti

  1. Stefania / 24 Novembre 2015

    Penso che i film, se possibile, vadano un po’ contestualizzati. Matrix ha rielaborato l’estetica degli action asiatici in un momento in cui in Occidente non esisteva niente del genere. Dal ’99, questo film è diventato un titolo di riferimento formale e, in virtù di queste premesse, non sarebbe bene dire (a cuor leggero 😀 ) che è “uguale a qualcos’altro”, dato che, prima di questo, non c’erano praticamente termini di paragone. Talvolta, inquadrare in un contesto una data produzione permette di guardarla ed analizzarla da una prospettiva diversa, non dico più clemente, solo “diversa”.
    Comunque, se lo spunto narrativo del film ti è piaciuto e se ancora non l’hai visto, mi permetto di consigliarti Il tredicesimo piano: gli argomenti sono simili, non ci sono lunghe sparatorie o prolisse scene di combattimento e, cosa curiosa, questo film è coevo di Matrix (ma non ne ha avuto lo stesso successo commerciale).

    • morgenstern / 24 Novembre 2015

      Con “uguale a qualcos’altro” intendevo semplicemente dire che è una costante dei film all’americana, prima e dopo Matrix. Prima erano i film coi cowboy che sparavano contro altri cowboy o indiani, poi sono diventati film con umani che sparano alieni / macchine / altri umani. Il concetto è che sparano sempre. O, più in generale, che le scene di azione troppo spesso prendono il sopravvento su tutto il resto.
      Poi non metto in dubbio che Matrix abbia portato un genere che in Occidente non c’era.

      Grazie per il consiglio, lo guarderò volentieri!

      • Stefania / 24 Novembre 2015

        @morgenstern: aspetta, provo a spiegarmi meglio.
        Matrix non ha importato un genere (l’action movie di Hong Kong era già ben consolidato nell’immaginario occidentale) e non è su questo che mi concentro: le scazzottate e le sparatorie ci sono sempre state, ad ogni latitudine cinematografica, è chiaro ad entrambi. Matrix, però, ha occidentalizzato l’estetica del combattimento, è questo che mancava nel cinema extra-asiatico (il che, poi, andrebbe comunque approfondito, perché il tema del combattimento-balletto, per esempio, era già stato affrontato da altri, da West Side Story, a I duellanti a Rumble Fish), mancava -direi- la ricerca della bellezza fine a sé stessa nell’arte della guerra. Prendi un film con Van Damme (il primo che mi viene in mente) e paragonalo a Matrix: il numero (e magari il minutaggio) delle scene di lotta potrebbe perfino essere lo stesso, ma è la concezione dell’atto e della scena che sono diversi, per tanti motivi. Intendo questo, quando dico che “prima non c’erano termini di paragone”.
        P.s.: anch’io non amo le scene di combattimento particolarmente lunghe e ricorrenti: per esempio, mi sono annoiata -shame on me- davanti a film come La tigre e il dragone e Hero 😉

        • morgenstern / 24 Novembre 2015

          Sicuramente è tutto vero, d’altronde sei chiaramente molto più preparata di me in materia. Semplicemente a me questa estetica del combattimento, asiatica o occidentale che sia, non dice niente. Quindi, all’interno del film, io vedo soltanto una lunghissima sequela di scene con sparatorie e lotte varie, che per me non aggiungono nulla se non allungare inutilmente il film.
          Ma è una mia valutazione personale, non metto in dubbio che dal punto di vista storico – cinematografico, queste possano avere un valore.

          In genere evito come la peste i film di azione, perché non mi piacciono. Ma ogni tanto mi capita di vederne qualcuno (e.g. Matrix, Inception) che, tra una sparatoria e l’altra, ha degli spunti interessanti. E non posso impedirmi di immaginare come questi spunti avrebbero potuto essere più a lungo e meglio sviluppati togliendo un po’ di spazio a quelle dannate sparatorie.
          Certo, le sparatorie fanno parte del genere quindi è un problema insolubile, ma non posso valutare un film simile senza tenere conto di questa mia riflessione.

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