Recensione su The Great Debaters

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18 Ottobre 2011

Alla seconda prova da regista Denzel Washinghton confema la sua attenzione per temi legati al razzismo ed alla lenta e difficile battaglia combattuta dalla gente di colore per sentirsi accettata e riconosciuta dalla gran parte dei bianchi. Stavolta si avventura nel mondo dell’istruzione, salendo in cattedra e guidando gli spiriti giovani e ardenti di 4 ragazzi, destinati a diventare personalità di spicco della società e lo fa impersonando un professore e poeta che credeva nell’istruzione e nella capacità di farsi ascoltare e quindi di dialogare civilmente e nel rispetto della libertà di parola.
Siamo dalle parti di “Scoprendo Forrester” e “L’attimo fuggente”, e anche qui lo stile è piatto e lascia poco spazio al sentimentalismo per concentrarsi sulla messa fuoco delle idee, o meglio degli ideali. Non è stucchevole ma è coinvolgente e sapientemente girato.
Denzel Washinghton si conferma con una buona interpretazione e Forrest Whitaker è un ottima spalla.
Un film che non fa politica, ma che sottolinea l’importanza della discussione civile, esponendosi su temi quali il razzismo e la disobbedienza civile con leggerezza e senza banalità.

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