La voce delle stelle

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La voce delle stelle

In un futuro non troppo remoto, dopo che la Terra è stata attaccata da una popolazione aliena proveniente dai confini del sistema solare, le missioni spaziali internazionali prevedono l'uso di droni guidati da giovani astronauti. Una coppia di liceali, appena quindicenni, viene separata quando la giovane Mikako viene mandata in missione: Noboru resta sulla Terra, in attesa di sue notizie via mail.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: ほしのこえ
Attori principali: Makoto Shinkai, Mika Shinohara, Donna Burke,
Regia: Makoto Shinkai
Sceneggiatura/Autore: Makoto Shinkai
Colonna sonora: Tenmon
Fotografia: Makoto Shinkai
Produttore: Yoshihiro Hagiwara, Makoto Shinkai
Produzione: Giappone
Genere: Orientale, Drammatico, Fantascienza, Romantico, Animazione, Cortometraggio
Durata: 25 minuti

Dove vedere in streaming La voce delle stelle

Orihime e Ikoboshi sci-fi. / 16 Aprile 2014 in La voce delle stelle

Ho faticato a credere che questo OAV sia stato realizzato in casa, da una singola persona, con il solo ausilio di un Macintosh, eppure la leggenda dice proprio così: potenza dei jappo.

Strabilianti i dettagli, un po’ oscuro il funzionamento dei robot (la simbiosi con il pilota è chiara, ma non sono sicura di aver compreso in quale parte del robot egli sia allocato e come mai, a tratti, l’armatura scompaia: si tratta forse di un involucro la cui logica fisica è più o meno quella dei vetri oscuranti?), (volutamente?) terribile il character design.

Benché l’attitudine estremamente sentimentale del racconto non mi abbia fatto alcuna impressione, della storia ho apprezzato decisamente lo sfasamento temporale che la sottende: Shinkai, di fondo, parla sempre delle stesse cose, ovvero di rapporti a distanza, rapporti in cui non è stato esplicitato qualcosa di fondamentale, rapporti in cui la lontananza pregiudica ogni cosa e, qui, nella sua opera prima, mette di mezzo nientemeno che gli spazi siderali e gli anni luce.
Però, l’escamotage del tempo impiegato dai messaggi per giungere a destinazione è molto molto intrigante (fondamentale il passaggio in cui Mikako scrive un’e-mail a Noboru dicendo che lei, quindicenne, augura buon compleanno a lui ventiquattrenne) e ricorda lontanamente la leggenda nipponica di origine cinese che ha dato origine alla festa del Tanabata.

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Noi siamo due amanti separati dal destino: uno sulla terra, l’altra nello spazio / 19 Ottobre 2013 in La voce delle stelle

E’ possibile creare un’opera profonda e ricca di sensibilità della durata di poco più di venti minuti e avvalendosi unicamente delle proprie capacità e di un macintosh (si, avete capito bene…un macintosh)?
La risposta è sì, ma solo se vi chiamate Makoto Shinkai.
La Voce Delle Stelle è un mediometraggio di 24 minuti del 2002, prodotto quasi totalmente dall’appassionato regista e con mezzi fortemente contenuti.
Ambientato in un fantascientifico 2046, l’opera racconta la triste storia di due ragazzi, Noboro e Mikako, innamorati l’uno dell’altra sin dalle scuole medie, ma obbligati a separarsi quando la giovane viene costretta a prestare servizio militare per fronteggiare la minaccia di una razza aliena. I due giovani innamorati vedranno il loro rapporto messo a dura prova dalla distanza. Il loro unico modo di rimanere in contatto è tramite le e-mail telefoniche, che arriveranno a una distanza di tempo sempre maggiore a causa del progressivo allontanamento di Mikako dalla Terra.
Si tratta di una storia a carattere sentimentale e dal discreto contorno fantascientifico, dove il regista, qui ancora nella sua fase di crescita, sviluppa quelli che poi diverranno i temi a lui più cari (l’amore che fatica a sbocciare e il rapporto a distanza). I disegni sono di una bellezza incredibile se si considera il fatto che si tratta di un lavoro amatoriale e le musiche sono estremamente godibili.
Quest’opera è il biglietto da visita che il maestro Shinkai consegna al mondo dell’animazione, prima di elaborare le sue opere più note, come 5 Cm Al Secondo. Per questo è d’obbligo la visione: sia per chi ama lo stile profondo di questo regista, sia per chi vuole farsi un’idea sulle sue opere.

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