Recensione su Venere in pelliccia

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6 Settembre 2014

A parte le solite fregnacce sulla regia che tanto già lo sappiamo che Polanski è bravo: è un ottimo film, nel suo ‘piccolo’ (per così dire), perché dice esattamente quello che vuole dire, senza fronzoli e senza misteri: si capisce tutto del rapporto tra i due protagonisti, come si sviluppa, cosa l’uno pensa dell’altra, come l’ago della bussola ruoti da una parte all’altra, finché nemmeno noi sappiamo più dove ci troviamo, come Thomas. Realtà, o finzione? È un film che lascia sensazioni e pensieri nitidi, ma senza risultare banale né perdere il ritmo. Poi, che ognuno ci legga quel che vuole, ma a me è parsa un’efficace rappresentazione del rapporto tra l’artista e l’arte stessa (qui una splendida musa in carne ed ossa!).
Eppoi certe trovate – per esempio la sequenza finale – sono da scompisciarsi!

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