Recensione su The Wolf of Wall Street

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Fuori dal coro / 8 Giugno 2014 in The Wolf of Wall Street

A distanza di qualche mese dall’uscita nelle sale, spinta dalla curiosità ho deciso di guardarlo. Americanata senza precedenti.Scorsese pone l’attenzione su questo giovane alla ricerca della gloria,dedito all’uso di droghe e ce lo spiattella in tutte le salse. Il connubio al limite della superficialità,droghe/donne e motori la fa da padrone.Sceneggiatura spicciola e volgare.La sola curiosità potrebbe spingervi a vedere questo film.Unica nota positiva di questo inutile film è un Leonardo Di Caprio,impeccabile, e spietato.

1 commento

  1. Stefania / 8 Giugno 2014

    Premesso che il film non mi ha entusiasmata pur essendo una grande ammiratrice di Scorsese, personalmente non lo definirei solo un’americanata o un film inutile: per quanto eccessivo, logorroico e ridondante sia il film, Scorsese aveva un obiettivo, quello di rappresentare una certa faccia dell’America, attraverso il racconto di un newyorkese, cosa che fa da tempo. In questo caso, l’argomento “si fa da sé”, essendo ispirato a vicende realmente accadute: S. ha solo caricato molto (troppo, forse) la dose, si è fatto prendere la mano, ma quel che mi pare certo è che sapeva dove voleva andare a parare. Il grosso difetto della pellicola, a parer mio, è che si tratta di un’opera “didascalica”, in cui si assiste infastiditi ad una sequela ininterrotta di depravazioni ed esagerazioni.
    Ma, in fondo, ha anche un merito “relativo”: dimostra che chiunque, nelle condizioni psicologiche “adatte”, pur deprecando sulla carta ciò che fa il protagonista, potrebbe finire in una spirale di desiderio/potere del genere.
    Sulla questione sono abbastanza pessimista e condivido questa teoria: quasi non mi stupisco più quando sento parlare di persone che più hanno (illecitamente) e più vorrebbero (altrettanto illecitamente), astraendosi dalla realtà e dalle implicazioni morali e legali dei loro atti.

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