Recensione su Train to Busan

/ 20167.2119 voti

Buon film di zombie coreano / 15 Febbraio 2022 in Train to Busan

Di storie con gli zombie, ormai, è pieno il mondo e ne sono piene anche le mie tasche. Eppure, il film sudcoreano Train to Busan mi ha appassionato e, cinematograficamente, divertito.

Benché sia molto lineare nello sviluppo narrativo e prevedibile nelle caratterizzazioni e nella costruzione delle situazioni, il cuore della trilogia zombie di Yeon Dang-ho mette in scena il buon equivalente di un survival game in cui, di livello in livello (di carrozza in carrozza), il gruppo di protagonisti si “specializza”, acquisisce conoscenze, abilità e strumenti.

A proposito di apocalissi con ambientazione ferroviaria, a differenza di Snowpiercer del connazionale Bong Joon-ho, l’uso del treno, in Train to Busan, non ha lo stesso valore metaforico: le carrozze non suddividono gli occupanti in classi sociali. Piuttosto, omologano i passeggeri, li mettono tutti sullo stesso piano e, con le difficoltà intrinseche legate alla loro conformazione e disposizione e alle loro caratteristiche strutturali, forniscono a ciascuno le stesse percentuali di sopravvivenza.

Il ritmo sostenuto e i continui colpi di scena (funzionali al superamento di ciascun livello di “gioco”) fanno scivolare gradevolmente via i 110 minuti di film.

(Sette stelline e mezza)

10 commenti

  1. Mr.O / 22 Febbraio 2022

    Non sono completamente d’accordo sul fatto che, a differenza di Snowpiercer, in questo film le carrozze non suddividano i passeggeri in classi sociali. Secondo me, infatti, la parte più interessante del film è proprio quella in cui ***SPOILER*** coloro che stanno arrivando dalle carrozze posteriori vengono trattati come degli apprestati. Cioè, in quel micromondo di nuova formazione, già si sono create delle nuove classi in base a questa nuova discretamente, a prescindere dalle posizioni occupate in precedenza all’interno della società.
    A latere, comunque, bisognerebbe indagare sul perché solo il cinema (e la serialità) coreana si interessi di lotta di classe, mentre tutte le altre cinematografie facciano finta che le classi sociali non esistano più

    • Mr.O / 22 Febbraio 2022

      “Discriminante”* non “discretamente”

    • Stefania / 22 Febbraio 2022

      @mr-o: secondo me, non si forma una carrozza “élitaria”, non si formano nuove classi (al più, forse, degli schieramenti): si costituisce un “noi contro voi” (dato dal dentro/fuori), a prescindere dalle condizioni economiche e di status sociale. La discriminazione è dovuta alla provenienza, non alla classe sociale o economica (magari, sbaglio a porre così la questione e il paragone può suonare fuori luogo e inopportuno, ma a me ricorda più cose come le migrazioni per motivi bellici/economici/climatici e l’ostilità dimostrata da molte persone all’arrivo dei profughi e dei rifugiati che la suddivisione della società coreana in classi).
      Detto questo, mi trovi d’accordo sulla tua interessante riflessione: cinema e tv coreani dimostrano davvero una forte sensibilità sul tema del classismo sociale.

      • Mr.O / 22 Febbraio 2022

        Forse hai ragione, ma io, quella contrapposizione che si forma, l’ho letta in maniera estensiva, tenendo conto della necessità di sintesi che c’è nei film.
        Comunque, ovviamente, in Snowpiercer, la divisione in classi è l’elemento centrale del film, qui invece è una delle varie cose di contorno.
        In particolare, quel momento di cui ho parlato è uno dei tanti momenti che servono per l’evoluzione del protagonista, per fargli prendere coscienza di quanto fosse sbagliata la sua morale, facendolo stare per una volta dalla parte dei diseredati

        • Stefania / 22 Febbraio 2022

          @mr-o: ovviamente, le interpretazioni diverse ci stanno 🙂 Sicuramente, concordo con te sulla presa di coscienza del protagonista. Quando le “classi” si mischiano, penso che il film evidenzi come i rovesci della vita possano cambiare improvvisamente le cose, soprattutto a sfavore delle persone.
          Per caso, hai visto anche il “prequel”, Seoul Station? https://www.nientepopcorn.it/film/%ec%84%9c%ec%9a%b8%ec%97%ad/

          • Mr.O / 22 Febbraio 2022

            Purtroppo me lo sono perso, e ho visto che su Raiplay non c’è più. Cioè, suppongo ci sia stato solo perché justwatch lo riporta ancora

          • Stefania / 23 Febbraio 2022

            @mr-o: sì, io l’ho visto il 14/2 e lo dava disponibile ancora per 6 giorni. Te lo domandavo, perché, in quel film, invece, la questione della divisione sociale in classi così come l’hai intesa in Train to Busan mi pare molto evidente.

  2. Mr.O / 23 Febbraio 2022

    Peccato! anche perché c’è Peninsula, che pure vorrei vedere, ma, contemporaneamente, mi darebbe fastidio non vederli nell’ordine in cui sono stati rilasciati

    • Stefania / 11 Marzo 2022

      @mr-o: sai che, qualche giorno fa, ho visto Peninsula e… ehm… bleah? XD

      • Mr.O / 11 Marzo 2022

        Sapevo che stava su Raiplay e che ci sarebbe stato per poco, ma alla fine non mi sono fatto comprare. Dato che già Train to Busan mi è piaciuto,sì, ma con qualche riserva e sapendo che Peninsula è considerato quasi unanimamente peggiore del primo, alla fine ho desistito.
        Prima o poi, quando possibile, lo recupero, ma sono più incuriosito dal prequel di cui mi parlasti l’altra volta

Lascia un commento