Buon film di zombie coreano / 15 Febbraio 2022 in Train to Busan
Di storie con gli zombie, ormai, è pieno il mondo e ne sono piene anche le mie tasche. Eppure, il film sudcoreano Train to Busan mi ha appassionato e, cinematograficamente, divertito.
Benché sia molto lineare nello sviluppo narrativo e prevedibile nelle caratterizzazioni e nella costruzione delle situazioni, il cuore della trilogia zombie di Yeon Dang-ho mette in scena il buon equivalente di un survival game in cui, di livello in livello (di carrozza in carrozza), il gruppo di protagonisti si “specializza”, acquisisce conoscenze, abilità e strumenti.
A proposito di apocalissi con ambientazione ferroviaria, a differenza di Snowpiercer del connazionale Bong Joon-ho, l’uso del treno, in Train to Busan, non ha lo stesso valore metaforico: le carrozze non suddividono gli occupanti in classi sociali. Piuttosto, omologano i passeggeri, li mettono tutti sullo stesso piano e, con le difficoltà intrinseche legate alla loro conformazione e disposizione e alle loro caratteristiche strutturali, forniscono a ciascuno le stesse percentuali di sopravvivenza.
Il ritmo sostenuto e i continui colpi di scena (funzionali al superamento di ciascun livello di “gioco”) fanno scivolare gradevolmente via i 110 minuti di film.
(Sette stelline e mezza)