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Train to Busan

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Buon film di zombie coreano / 15 Febbraio 2022 in Train to Busan

Di storie con gli zombie, ormai, è pieno il mondo e ne sono piene anche le mie tasche. Eppure, il film sudcoreano Train to Busan mi ha appassionato e, cinematograficamente, divertito.

Benché sia molto lineare nello sviluppo narrativo e prevedibile nelle caratterizzazioni e nella costruzione delle situazioni, il cuore della trilogia zombie di Yeon Dang-ho mette in scena il buon equivalente di un survival game in cui, di livello in livello (di carrozza in carrozza), il gruppo di protagonisti si “specializza”, acquisisce conoscenze, abilità e strumenti.

A proposito di apocalissi con ambientazione ferroviaria, a differenza di Snowpiercer del connazionale Bong Joon-ho, l’uso del treno, in Train to Busan, non ha lo stesso valore metaforico: le carrozze non suddividono gli occupanti in classi sociali. Piuttosto, omologano i passeggeri, li mettono tutti sullo stesso piano e, con le difficoltà intrinseche legate alla loro conformazione e disposizione e alle loro caratteristiche strutturali, forniscono a ciascuno le stesse percentuali di sopravvivenza.

Il ritmo sostenuto e i continui colpi di scena (funzionali al superamento di ciascun livello di “gioco”) fanno scivolare gradevolmente via i 110 minuti di film.

(Sette stelline e mezza)

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Bello bello! / 3 Ottobre 2020 in Train to Busan

Nonostante sia molto aimile a tanti film dello stesso filone, questo riesce ad essere ansiogeno dall’inizio alla fine, con momenti di vero terrore, ben sviluppati e altri davvero toccanti.
Bel finale!
7.

Diretto per Busan… / 3 Aprile 2020 in Train to Busan

Seoul, Corea del Sud.
Uno dei tanti treni è in partenza dalla capitale coreana, diretto a Busan.
Tra i tanti passeggeri c’è un padre con la figlia piccola che un po’, diciamocelo, la trascura, mettendo davanti a tutto il suo lavoro da speculatore finanziario.
Quando un passeggero del treno presenta uno strano comportamento, aggredendo un altro passeggero, inizierà il contagio che trasformerà tutti in zombie.

Di sicuro non siamo di fronte ad un tema originale, però è difficile fare un film interessante in cui l’ennesimo virus trasforma le persone in zombie. Questi zombie asiatici sono più simili alla versione introdotta da Zack Snyder nel suo remake de “L’Alba dei morti viventi”, sono quindi veloci e molto più aggressivi di quelli pensati da Romero nel 1968.
Il film è anche un pretesto per esplorare l’animo umano, soprattutto il rapporto padre-figlia che tocca l’apice nell’emozionante sequenza finale, molto intensa e che potrebbe far emozionare i più teneri.

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Romero d’Oriente / 5 Gennaio 2018 in Train to Busan

Lo Zombie-Movie torna a respirare dall’oriente, da un canovaccio semplice con lampi spudoratamente romeriani e un montaggio serrato che, malgrado sciocchezze e prevedibilità, la mette in barba alle megaproduzioni hollywoodiane.

Si riuscirà mai a fare un adattamento dal coreano che non sia pieno di errori? / 12 Dicembre 2017 in Train to Busan

Dopo avelo rivisto questo film doppiato in italiano, finalmente trovo il coraggio di buttare giù qualche parola in proposito. Un film che chi bazzica in ambienti connessi alla Corea e all’Asia sarà sicuramente stato costretto a guardare, poiché se n’è parlato fino allo sfinimento. Sorvoliamo sull’adattamento, ci sarebbero troppe parole da spendere; trovo eccepibile il fatto che ci sia ancora quest’incapacità di riportare correttamente i nomi – non parlo di pronunce corrette o accenti al posto giusto, ma di veri e proprio nomi sbagliati.
In generale “Train to Busan” è un film godibilissimo anche da chi non ama gli horror – io non amo il genere eppure l’ho apprezzato e rivisto con piacere – e per niente eccessivo. Certo è che non è un film che fa “paura”, è molto più probabile faccia scoppiare in lacrime. Personalmente a tratti l’ho trovato cominco, surreale – e già un film sugli zombie lo è di suo, figuriamoci – ma anche molto realistico nella rappresentazione dei personaggi e della società coreana (e non). Il cast poi è composto attori di alto livello, Gong Yoo è probabilmente considerato uno dei migliori in Corea, e non delude.

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spettacolare ma piatto / 28 Ottobre 2016 in Train to Busan

Un buon zombie movie dove però abbondano i cliché sia del genere umano che del genere cinematografico. Mentre lo guardavo pensavo ma è questo il capolavoro di cui tanto si parla? Mah io non chiedo analisi del personaggio o sottotrame ma almeno un po’ di imprevedibilità. È un viaggio in treno con zombi e molti effetti speciali, chi parla di denuncia sociale alla romeno forse ha visto un altro film.

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