The Walking Dead
/ 20107.6424 votiThe Walking Dead racconta la storia di un mondo post apocalittico dove gli zombie hanno invaso il pianeta, e si concentra in particolare sulle vicende di un gruppo variegato di sopravvissuti guidati dall'agente di polizia Rick Grimes.
Lily_Chan ha scritto questa trama
Titolo Originale: The Walking Dead
STAGIONI/EPISODI: 11 Stagioni , 177 episodi, conclusa
Durata episodi: 42 min., 60 min., 45 min.
Attori principali: Norman Reedus, Melissa McBride, Jeffrey Dean Morgan, Lauren Cohan, Christian Serratos, Seth Gilliam, Ross Marquand, Josh McDermitt, Cooper Andrews, Khary Payton, Callan McAuliffe, Danai Gurira, Cailey Fleming, Lauren Ridloff, Eleanor Matsuura, Nadia Hilker, Cassady McClincy, Angel Theory, Paola Lázaro, Michael James Shaw, Josh Hamilton, Laila Robins
Creata da: Frank Darabont
Colonna sonora: Bear McCreary
Produzione: Usa
Genere: Drama, Horror, Thriller
Network: AMC
Dove vedere in streaming The Walking Dead
Sin da quando The Walking Dead si è affermato come fenomeno culturale mondiale, Robert Kirkman (autore del fumetto) ha sempre dichiarato di non aver nessun interesse a spiegare in che termini avesse avuto origine la fatidica infezione colpevole dell’apocalisse zombie; la parte rilevante dell’opera, a suo dire, stava nella capacità dei protagonisti di adattarsi nel nuovo mondo in cui autorità e legge sono decadute e quello che governa le relazioni tra uomini sono la forza e il mero istinto di sopravvivenza.
A otto anni di distanza dall’esordio della serie possiamo affermare che, nonostante gli alti e i bassi dello show, i produttori sono riusciti a rendere problematica testimonianza di ciò che potrebbe accadere, da un punto di vista psicologico, morale e sociale, qualora all’Uomo venisse data la possibilità di sfogare i suoi istinti primordiali in assenza di una minaccia di punizione; è questo, a nostro parere, a rendere The Walking Dead una delle serie più importanti degli ultimi anni.
Per approfondimenti: http://www.artesettima.it/2018/01/21/the-walking-dead-civilta-e-barbarie/
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La trasposizione televisiva della serie a fumetti ”The Walking Dead”, di Robert Kirkman, è paradossalmente, divenuta nel tempo, figlia del genere di creature che promuove. Una sorta di zombie che arranca tra rating e merchandising, avendo smarrito, in virtù di una maggiore fruizione del prodotto, la sua uniformità, ma soprattutto la sua missione.
Se nella prima stagione l’ottima messa in scena metteva in risalto una dura lotta per la sopravvivenza, in un ambiente post apocalittico ove i ”non morti” erravano in cerca di vivi da azzannare, nelle serie successive, tutta questa tenace lotta, tutto questo scampare alla morte, si è tradotto in una filosofica ricerca della verità. Di un senso in un mondo che ha perso il suo significato.
Se da un lato questa maggiore introspezione dei personaggi ha reso gli stessi più profondi, e reali, dall’altro ne ha rotto gli equilibri, lanciandoli in una solitaria fuga, laddove ”gli erranti” non sono che mere creature di contorno, che non incutono più alcun timore.
Quindi si può altresì dire che la più sofisticata e acuta metafora di The Walking Dead, ossia che il più grande nemico dell’uomo è l’uomo stesso, è anche la sua più grande rovina, estraniandosi in tal modo dal genere rappresentato, come esplicitamente asserì in un’intervista il celebre papà degli zombie George A. Romero, prima della sua scomparsa.
Altro difetto della serie risiede nel suo alto numero di episodi ”riempitivi”, che hanno appunto il compito di accompagnare la première nel suo percorso verso il relativo mid-season, o final-season, sfociando, a volte, nel nulla cosmico, dove regna inerzia e noia.
Una serie sugli zombie che non parla di zombie, almeno nella loro più classica concezione.
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Inizialmente ero molto titubante, avevo sentito parlare di zombie nella serie e non ero continua di vederlo ma una volta vista la prima puntata non ne ho più fatto a meno.. è molto avvincente e la trama è stupenda e per niente scontata.
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Dunque, una serie tv che si spaccia per serie tv “horror”, quando l’unico vero elemento “orrorifico” arriva dopo ben 7 stagioni (la morte di Glenn), e intanto abbiamo una sceneggiatura inesistente, troppo pochi personaggi interessanti (il governatore, Negan) a fronte di una quantità di “characters” scritti e interpretati in modo vergognoso, colpi di scena super telefonati, puntate fillerate come se non ci fosse un domani (e infatti sta serie non avrà uno straccio di futuro quanto meno roseo), voi direte “eh ma gli zombie ci sono eccome! Fin dal primo fotogramma della primissima puntata!” ok, gli zombie ci sono, ma la camera mi restituisce solamente un senso d’ansia, un senso disgustoso, non c’è thrilling, non c’è suspense, questa serie è veramente carente di elementi che costituiscono il genere “horror”. Ribadisco, qualcosa di veramente scioccante l’abbiamo visto dopo BEN 7 STAGIONI (la morte di Glen), quando una serie “medieval fantasy” come “Game of Thrones” (paragonandola a TWD) sarebbe “horror” mille volte di più!
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