Lovecraft / 8 Maggio 2020 in Underwater
Underwater è un film strano e bellissimo, inizio la recensione così perché gli “Haters gonna hate”, ignorato dai più e malmenato dai critici di turno. Un film dove troviamo un’incredibile e redenta Kristen Stewart nella parte di un’ingegnere meccanico che quando non indossa l’armatura alla Warhammer 40.000 (leghe sotto i mari) indossa solo slip e maglietta. Il film comincia così, la carica erotica è tanta e l’omaggio a Ripley del signor Walter Hill e Ridley Scott (ho messo prima Walter Hill perché Alien è The Warriors sullo spazio, dai pensateci) è palese: capello corto, slip e maglietta strettissima, la nostra eroina è al bagno quando, a causa di quello che apparentemente sembrerebbe un terremoto, è testimone dell’esplosione che di lì a poco avrebbe distrutto mezza base su cui lavora. Ma facciamo un passo indietro.
Siamo nel futuro, la compagnia Tian Industries ha installato una base sottomarina sul fondo della Fossa delle Marianne con l’obiettivo di perforare sette miglia in profondità e ricavare risorse energetiche… insomma la lobby delle Trivelle ha i suoi interessi ma hanno trivellato il buco sbagliato e quando sbagli buco senza chiedere il permesso l’altro ha il sacrosanto diritto di farsi girare un po’ i cogli**i. Se al terrore umano, la paura di fare incazzare le forze della natura, ci mettete il terrore cosmico caro a Lovecraft capite che esce fuori un film magari sottovalutato ma sicuramente non così brutto come ve lo hanno fatto passare. Infatti dopo l’esplosione e la morte di quasi tutti i componenti della Compagnia, la giovane Kristen Stewart guiderà un gruppo di sopravvissuti formato da Vincent Cassel, Jessica Henwick e T.J. Miller verso la salvezza… o quasi. Avevo parlato di Lovecraft no? E con Lovecraft la salvezza la paghi a caro prezzo, quando ti dice bene. Il gruppo di anti-eroi vagando per il fondo oceanico dovrà vedersela con qualcosa ben peggiore della pressione.
Spoiler on
Il film è un mix di roba: da Alien a The Abyss passando per Leviathan di George Cosmatos ma la mostruosa madre delle creature ittiche semi-umane è modellata su Cthulhu.
Spoiler off
Mi ha sopreso tanto, non è un film bello ma è uno di quelli che piacciono a me. Mi ha ricordato i sentimenti provati con Black Sea e il film con gli alligatoroni (Crawl, se non ricordo male). Che poi se parli di Lovecraft e sei Richard Stanley ti dice meglio ma seriamente non è così brutto come potete leggere in giro. Si rifarà col tempo, ne sono sicuro.

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