Recensione su To the Wonder

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13 Novembre 2013

L’ultimo lavoro di Malick mi ha annoiato. The tree of Life veicolava un messaggio diverso e sebbene procedesse in maniera piuttosto simile a questo To the wonder aveva un suo senso e un suo significato. Questo no.
La storia d’amore tra i due protagonisti (Ben Affleck stavolta non si può proprio vedere…e pensare che non ha una battuta da pronunciare) si svolge banalmente e procedere infilando una serie di clichè piatti e usurati.
La sensazione è che Malick abbia voluto proporre un altro film (tralaltro a pochissima distanza dal precedente, una sorta di record per un uomo che ha diretto 5 film in 40 anni) girato con la stessa modalità di The tree of Life. Anche in questo caso sembra che parte della storia affondi le radici nel personale ma stavolta l’esito è diverso: non colpisce, non aggiunge nulla, non incanta e non si rinnova. Il personaggio di Bardem, che dovrebbe avere un peso e uno spessore ben maggiori viene tratteggiato banalmente, le sue motivazioni sembrano davvero futili.
Il meccanismo scricchiola ad ogni inquadratura e la bellezza della natura rischia di diventare solo un’immagine da cartolina se non adeguatamente sostanziata. L’amore che ci ama è Dio, questo era già emerso in the Tree of Life: riproporre lo stesso concetto in una storiella d’amore da commediucola non è più sufficiente.

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