Consapevolezza / 31 Ottobre 2017 in Fino all'osso
Non è un film sull’anoressia, non tenta di spiegare le motivazioni che portano a questo disturbo e soprattutto non mostra “la cura”, ma cerca di farci capire il punto di vista di chi è affetto da tale disturbo, senza tralasciare gli aspetti psicologici e le implicazioni cliniche.
Quello che traspare dal film è che, anche se quasi sempre ci sono elementi ricorrenti (es. famiglia disastrata), ogni caso è un caso a se, e va affrontato tenendo ben presente la storia di chi è malato. Non si può obbligare qualcuno a mangiare se è convinto che il cibo sia veleno, ma lo si deve accompagnare lungo il percorso che lo porterà verso la consapevolezza della malattia.
Sotto questo punto di vista, il film è un buon film, anche se a tratti un po’ troppo sbrigativo, lasciando lo spettatore in attesa di qualcosa che non avverrà.
Veramente brava Lily Collins nella parte di Ellen/Eli.
Visione consigliata
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