Recensione su La scomparsa di Eleanor Rigby - Lui

Lui, la versione de La scomparsa di Eleanor Rigby girata dal punto di vista del protagonista maschile, è un film forse esile ma delicato, con una serietà dettata dalla tragica premessa ma stemperata da un lieve umorismo (spesso affidato all’amico di Conor, Stuart). C’è forse qui alla base lo stereotipo sul modo diverso in cui uomini e donne affrontano un evento tragico come la morte di un figlio; ma in ogni caso questa versione risulta più articolata e armoniosa dell’altra. Il merito è anche di Ciarán Hinds, un padre molto più interessante di William Hurt (che si vede solo nell’altra versione). Qualche momento un po’ verboso (come la conversazione nel ristorante del padre) non pregiudica il valore dell’insieme. Come ci si poteva aspettare, tra le due versioni ci sono differenze in come uno stesso evento viene percepito: per esempio, in Lui è Conor a confessare il tradimento, in Lei è Eleanor ad accorgersene. Il finale è lo stesso, ma è più esplicito in Lei.