Recensione su Sud pralad

Item: Sud pralad
Rating: 6
Author: lithops

/ 20046.210 voti

Regia:

Apichatpong Weerasethakul,

lithops

13 Aprile 2011

Premio speciale della giuria a Cannes 2004. Realizzato con il contributo di Rai cinema.
Ricorda molto il successivo lo Zio Boonmee (dello stesso regista).
Film oscuro, nettamente diviso in due parti. Nella prima si racconta della storia omosessuale tra un soldato e un contadino. Storia di ordinaria quotidianità, narrata con un distacco tipicamente orientale.
Nelle seconda parte un soldato cacciatore insegue un sciamano khmer che, trasformatosi in tigre, terrorizza gli abitanti di un villaggio. Non è ben chiaro se i protagonisti della seconda parte siano gli stessi della prima, né quale sia la sequenza temporale delle due storie. L’unica cosa certa è che le due parti sono, in qualche modo, legate tra loro.
Peccato per l’eccessiva (e irritante) lentezza.

Recensione da Oscar (1)

mostra gli utenti a cui piace questo elemento

3 commenti

yorick / 28 Aprile 2013
Visto oggi, perché ho adorato sia Boonme che Mekong, anche se questo Pralad l’ho trovato abbastanza distante dagli altri. Comunque, secondo me nella seconda parte del film Apichatpong non fa altro che mostrare l’amore tra il soldato e il suo ragazzo, colla differenza che, nella seconda parte, il soldato diventa la preda: naturalmente, nel 95% delle probabilità non c’ho capito una mazza, anche perché non riesco ancora a capire la scelta dell’aver reso la seconda parte un film nel film. Tabù sessuale? Non credo… forse, ma è semplicemente l’unica cosa che mi viene in mente, voleva trasfigurare la brutalità all’uomo e l’amore all’essere animale, così da dimostrare, in qualche assurdo modo simbolisticizzante e molto, molto orientale, che l’amore è dell’animale, mentre la bruta & insensata violenza (v. prima scena) è dell’uomo. “Tutti noi siamo per natura come bestie selvatiche”, si legge all’inizio del film.
Accedi per rispondere
- lithops / 28 Aprile 2013
  Ho riletto quello che avevo scritto dopo la visione. Di una cosa sono sicuro: non ci avevo capito una mazza allora e continuo a brancolare nel buio ora. La tua interpretazione sembrerebbe plausibile. Dovrei rivederlo, ma non che ne abbia molta voglia, però.
  Accedi per rispondere
  - yorick / 28 Aprile 2013
    @bombus, sì, effettivamente non invoglia granché… Io stasera volevo vedere “Stellet Licht”, invece, ma, purtroppo, ho scoperto che non ce l’ho con me >.< Quasi quasi me lo riguardo io, questo "Sud pralad" 😛
    Accedi per rispondere