Recensione su Still Alice

/ 20147.1277 voti

Grande interpretazione, piccolo film / 1 Maggio 2023 in Still Alice

Può una superlativa prova d’artista condannare il film che la contiene? Mi sembra che sia quello che succede in Still Alice: Julianne Moore è semplicemente strepitosa, e l’Oscar ricevuto è uno dei più meritati della storia; ma proprio per fare spazio a questa interpretazione il resto della storia rimpicciolisce, finisce stretto in un angolo. Resta solo il declino di una donna – raccontato benissimo, certo, ma che non può animare da solo un’opera d’arte; il film si riduce così a straziante documento medico, o ad appello emotivo in favore della lotta contro la malattia (il discorso della protagonista ormai malata, per quanto commovente, questo è). Non è un caso che i momenti più interessanti del film siano i pochi in cui la protagonista si confronta con la figlia Lydia, e in cui la dialettica non è solo tra malata e familiare, ma tra una madre che a tratti sembra volere usare la malattia per influenzare le scelte non condivise della figlia. Peccato che siano brevissimi, e oltretutto rovinati dalla chiara inesperienza della Stewart (aggiunta al cast in una mossa un po’ cinica per un film dal tema tanto delicato). Gli altri personaggi, il marito e la figlia Anna, sono troppo mal scritti per aggiungere qualcosa.

Lascia un commento