8 Recensioni su

Still Alice

/ 20147.1277 voti

Grande interpretazione, piccolo film / 1 Maggio 2023 in Still Alice

Può una superlativa prova d’artista condannare il film che la contiene? Mi sembra che sia quello che succede in Still Alice: Julianne Moore è semplicemente strepitosa, e l’Oscar ricevuto è uno dei più meritati della storia; ma proprio per fare spazio a questa interpretazione il resto della storia rimpicciolisce, finisce stretto in un angolo. Resta solo il declino di una donna – raccontato benissimo, certo, ma che non può animare da solo un’opera d’arte; il film si riduce così a straziante documento medico, o ad appello emotivo in favore della lotta contro la malattia (il discorso della protagonista ormai malata, per quanto commovente, questo è). Non è un caso che i momenti più interessanti del film siano i pochi in cui la protagonista si confronta con la figlia Lydia, e in cui la dialettica non è solo tra malata e familiare, ma tra una madre che a tratti sembra volere usare la malattia per influenzare le scelte non condivise della figlia. Peccato che siano brevissimi, e oltretutto rovinati dalla chiara inesperienza della Stewart (aggiunta al cast in una mossa un po’ cinica per un film dal tema tanto delicato). Gli altri personaggi, il marito e la figlia Anna, sono troppo mal scritti per aggiungere qualcosa.

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Ottimo film / 5 Febbraio 2018 in Still Alice

Ben fatto e ben rappresentato. Un tema molto delicato, che viene trattato con grande rispetto.

Butterfly… / 3 Marzo 2015 in Still Alice

Il dramma di Alice Howland.
La sua vita viene devastata alla notizia della sua malattia: rara forma di Alzheimer precoce a soli 50 anni.
La tragicità del momento per la paura di perdere le cose a cui tiene di più al mondo: la memoria della sua vita, gli affetti, se stessa.
Intenso e molto ben interpretato da Julianne Moore che riesce con grande maestria a trasmettere l’assenza di ricordi e l’angoscioso passaggio dalla lucidità alla sconfitta inevitabile.
“L’arte del perdere ogni giorno” è proprio il cammino che questo film vuol trasmettere e ci riesce molto bene.
“Si mamma, è vero, parlava d’amore…” tutto è perduto… Lo sguardo assente e vitreo è drammatico…
Voglio anche io una cartella BUTTERFLY…
Ad maiora!

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22 Febbraio 2015 in Still Alice

Il maggior pregio di Still Alice è, come ormai noto, l’interpretazione della solita grande Julianne Moore, che vincerà un Oscar che le spetta da tempo. La sua è una lunga e bella carriera, che dopotutto può anche fare a meno di un riconoscimento così poco sincero, almeno a questo giro, dato che io avrei premiato Marion Cotillard o Rosamund Pike nella sua stessa categoria. Difatti Still Alice, retto interamente dalla Moore, è un film delicato e sensibile, ma che a visione completata non mi è rimasto troppo impresso. Di certo ha il pregio di non sbattere in faccia tutta la drammaticità dell’avanzare della malattia, preferendo toni più pacati; però forse proprio nell’essere troppo blando trova il suo maggior difetto. Dal mio punto di vista manca di incisività, poichè non c’è qualcosa (regia, fotografia, ost…), escludendo la Moore, che mi rimarrà in memoria.

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Julianne Moore traghettata verso gli oscar.. / 9 Febbraio 2015 in Still Alice

Una prova incredibile della Moore che se non vince, per questa toccante interpretazione, allora non so veramente cosa altro dovrà fare. Bellissima storia, grandissima attrice attorniata da un cast forse per me non azzeccato che abbassa notevolmente la bellezza del film. Sette e mezzo secondo me che potrebbe in una seconda visione diventare un otto forse. Lei ha dato prova di saper trasmettere davvero tantissimo pur trattando una malattia non facile ma il resto del cast….solo a me è parso poco espressivo?? Non lo so.
Comunque storia molto bella, avrei dato qualcosa in più nella regia, rimane consigliato!

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Quando la vita ti crolla addosso… / 7 Febbraio 2015 in Still Alice

Parabola di una malattia, e di tutte le conseguenze, le scelte e le riflessioni che questa porta. Un racconto di un’esistenza che viene scossa dal dramma e che trova una buona raffigurazione nell’interpretazione intensa di Julianne Moore, sicuramente il pilastro su cui si regge tutto il film.
Piccola nota: Kristen Stewart, per quanto non abbia regalato un’interpretazione da oscar, mi ha convinto più in questa “misera” ora e quaranta che in quattro film della saga di Twilight.

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6,5 / 26 Gennaio 2015 in Still Alice

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Sono andata a vedere il film con altissime aspettative, dato che “Perdersi” di Lisa Genova è uno dei miei libri preferiti. Aspettative che non hanno tardato a sgretolarsi: in primis bisogna far notare che il film rende veramente molto poco la realtà dell’arte di perdersi e la recitazione mi ha dato la sensazione di far vedere la cosa attraverso un vetro, c’era una certa distanza fra gli attori e lo spettatore a livello emotivo. Ovviamente non poteva esser preso in considerazione il libro per filo e per segno, me ne rendo conto, ma hanno saltato a piè pari scene che a mio parere esprimevano molto bene il senso di smarrimento e inquietudine che lascia una malattia del genere. La cosa che però mi ha irritata di più è stato il rapporto con la figlia minore alias Kristen Stewart, non so forse hanno deciso di cambiarlo perché lei ha un’espressività che si avvicina al fondo di una padella, non me la so proprio spiegare la decisione, ma Lidia dovrebbe avere una parte importante nella storia perché da pecora nera di famiglia qual è, alla fine è l’unica che capisce veramente le difficoltà che passa la madre e c’è un riavvicinamento in termini di rapporto fra le due, è molto presente quando cominciano finalmente a capirsi, dopo anni passati a litigare per colpa del college e del teatro. Nel film al contrario l’argomento è appena toccato, si vedono alle feste e per il resto si sentono semplicemente su skype, non viene certo trasmesso il sentimento che doveva esserci. Una nota di merito almeno va alla recitazione di Julianne Moore nel discorso alla conferenza sull’Alzheimer, quello è stato un bel momento, ma per il resto… Si poteva veramente fare molto di più.

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26 Gennaio 2015 in Still Alice

Storia vera di una donna, la dottoressa Alice Howland, rinomata docente di neuroscienze alla Columbia University e felicemente sposata e madre di tre figli che si ritroverà ad affrontare una precoce forma di morbo di Alzheimer. Malattia terribile che ti cancella ricordo dopo ricordo fino a cancellarti totalmente.
Il film è molto toccante e Julianne Moore bravissima.

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