Recensione su State of Play

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25 Dicembre 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Chiedo innanzitutto scusa perché continuo a vedere dei film con Russell Crowe. Qui non ha più una scopa a unire culo e cervello di un brillante matematico ma fa di nuovo la parte dello scoppiatone trasandato. Russell è un giornalista old style che si trova a dover indagare su di un caso di omicidio politico-sessuale in cui si trova invischiato un suo amico di collegio pezzo grosso. Il film è robusto e fa tutto quel che deve, thriller giornalistico, colpi di scena, lui con la macchina scassatissima e la pancia da birra, oltre a a dei capelli improponibili, che però, pian piano e a concentrici cerchi, scopre tutto, e dopo ancora più tutto ecc. E’ da notare perché c’è la giornalista (figa) BLOGGER che lo affianca nelle indagini. Un film in cui si dice “blog” almeno quattro volte! ‘nteressante.

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