On The Road

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On The Road

Dal romanzo omonimo di Jack Kerouac. Sal e Dean sono due amici molto legati fra loro che viaggiano attraverso gli Stati Uniti, da est ad ovest, facendo insoliti incontri.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: On the Road
Attori principali: Garrett Hedlund, Sam Riley, Kristen Stewart, Amy Adams, Tom Sturridge, Kirsten Dunst, Viggo Mortensen, Danny Morgan, Alice Braga, Elisabeth Moss, Terrence Howard, Sarah Allen, Kim Bubbs, Eric Davis, Giselle Itié, Steve Buscemi, Giovanna Zacarías, Coati Mundi, John Burnside, Omoze Idehenre, Kaniehtiio Horn, Joe Chrest, Rocky Marquette, Jenessa Grant, Kyle Gatehouse, Daniel Kash, Mostra tutti

Regia: Walter Salles
Sceneggiatura/Autore: Jose Rivera
Colonna sonora: Gustavo Santaolalla
Fotografia: Éric Gautier
Costumi: Danny Glicker
Produttore: Francis Ford Coppola, Nathanaël Karmitz, Charles Gillibert, Patrick Batteux, Arpad Busson, Roman Coppola, Leticia Cristi, Alex Killian, Lyse Lafontaine, Jerry Leider, Matías Mosteirín, Mauricio Andrade Ramos, John H. Williams, Tessa Ross, Rebecca Yeldham, Michael Zakin
Produzione: Francia, Gran Bretagna, Usa, Brasile
Genere: Drammatico, Azione
Durata: 124 minuti

Dove vedere in streaming On The Road

2 Gennaio 2015 in On The Road

L’adattamento del capolavoro di Kerouac al grande schermo era impresa tutt’altro che semplice, ed infatti, non per niente, ci sono voluti oltre 50 anni ed un regista già avvezzo al cinema “di strada” per arrivarci.
La sceneggiatura ha dovuto necessariamente operare copiosi tagli rispetto al libro, ma del resto c’era da aspettarselo. Tagli che possono essere più o meno dolorosi per i fan del romanzo (io ho patito particolarmente quello del viaggio in Cadillac tra Denver e Chicago, della terza parte), ma non poteva essere diversamente. O si creava un’opera alla Heimat, oppure, per stare nei già abbondanti 140 minuti di pellicola, si doveva purtroppo accorciare qua e là.
Ciò detto, il film non mi è dispiaciuto, anzi.
Ovviamente non è neanche lontanamente paragonabile all’opera da cui è tratto, perché il libro ognuno lo vive e se lo rappresenta a suo modo e nessuna immagine potrà sostituire le bellissime sensazioni che genera la fantastica prosa di Kerouac.
Eppure non per questo bisogna bocciare a priori un’opera che cerca di salvare lo spirito originario del romanzo, citando ampiamente dal libro mediante lo stratagemma della voce fuori campo, che riporta i pensieri di Jack / Sal.
Una pellicola che, in ogni caso, è fedele al romanzo o quantomeno all’incrocio tra l’edizione più celebre di esso, quella del 1957, e la versione originale del cosiddetto “scroll”, il rotolo su cui Kerouac scrisse di getto, in tre settimane, i suoi ricordi, e che è debitamente omaggiato con un’apparizione nel finale.
La regia non regala invenzioni particolari, ma tutto sommato lo stile di Salles si fa apprezzare.
Alcune scene mitiche, come quella del viaggio sul cassone del camion.
I due protagonisti, scelti tra attori non di prima fascia (decisione a mio avviso opportuna), se la cavano più che discretamente (soprattutto Hedlund nel difficile ruolo del folle Dean).
Attori più celebri come Viggo Mortensen (nella parte di Old Bull Lee) e Steve Buscemi (che interpreta quello che Kerouac chiama il “pederasta”) completano il panorama, con brevi apparizioni.

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7 Settembre 2014 in On The Road

Mi pare che il film tenda a rappresentare in modo troppo cool la vita sregolata dei protagonisti, i loro vagabondaggi, la promiscuità: non ci sono lati oscuri, ma in effetti non c’è nemmeno vera innocenza o ingenuità; tutto quello che vediamo è un gruppo di ragazzotti narcisisti e un po’ assurdi che si prendono troppo sul serio – il culmine si tocca con il personaggio di Carlo (anche se non sono sicuro che il modello della vita reale – Allen Ginsberg – fosse poi molto diverso). Verso la fine del film compaiono gli elementi negativi, almeno per quel che riguarda il personaggio di Dean, ma così si ottiene soltanto di rendere disomogeneo il racconto.

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6 Ottobre 2013 in On The Road

Gli do 6 solo perchè è fedele al libro, ma come quest’ultimo è una palla mortale senza senso.

Sottovalutato / 22 Novembre 2012 in On The Road

Non capisco tutti quei commenti negativi che ho sentito su questo film. Ho letto il libro un paio di anni fa,mi è piaciuto molto.
Il problema non è che il film sia stato girato male,anzi,secondo me le location e la fotografia meritano,il problema è che alcune scene sono state messe in evidenza,molte scene erano troppo corte,per non parlare di quelle nascoste,quelle tagliate,quelle che mancavano. Il film è corto. Per me è corto,anche se dura due ore. Non è il problema degli spinelli o sesso,perchè il libro parla anche di questo (E comunque secondo me il personaggio di Dean è stato mostrato perfettamente). Il problema è che di “On The Road” non si può omettere nulla. E’ un libro che parla del viaggio e il viaggio non può ridursi ad una breve scena.
Per me l’unica cosa che i registi non hanno azzeccato è la scelta dei principali personaggi femminili. ( Kristen Stewart non ci voleva proprio,mi sa che l’hanno presa a causa del passato “Into The Wild”. Ci volevano attori nuovi,giovani,mezzo-sconosciuti,altro che la Dunst (con tutto il rispetto,è una delle mie attrici preferite). Nonostante questo gli do 8 come voto. Personaggi maschili interpretati divinamente,ottima regia. Di certo,per chi non ha letto il libro,non consiglierei nemmeno di vedere il film perchè non lo capiranno mai.

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Un bel viaggio nella vita / 17 Ottobre 2012 in On The Road

Gran bel film, scorre veloce come la vecchia Hudson di Dean. Certo, On the road è un romanzo complesso, il solo fatto che non racconti una storia ma sia un insieme di storie, di avventure vissute da Sal e Dean, lo rende difficile da trasporre e per forza di cose bisogna fare delle scelte, tagliare qualcosa, dato che raccontare tutto è impossibile, e forse inutile. Ma un film non è un romanzo. L’importante è ricreare la stessa atmosfera di frenesia, di inno alla vita, di viverla nella sua compiutezza, nella sua essenza, e in questo Dean e Sal ci riescono alla grande. Soprattutto il primo, ben interpretato, che della vita è quasi l’espressione.
Belle ambientazioni, belle musiche, intense le scene di sesso e di complicità tra i personaggi. Sempre bellissima la Kirsten Dunst. E ottima l’idea di utilizzare le frasi originali del libro per accompagnare i momenti di riflessione di Sal.

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