Recensione su Non lasciarmi

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film che ritornano / 8 Febbraio 2012 in Non lasciarmi

Ci sono film che li puoi guardare con attenzione, con gli occhi e con la mente, ci sono film che ti trascinano per qualche minuto per qualche ora o per qualche giorno, ci sono film che ti emozionano che ti regalano sorrisi o lacrime dolci o amare che siano e poi ci sono film che ti segnano… Ci sono film che li guardi e ti sembrano estranei alla vita e al tempo, sono film che probabilmente torneranno nel corso della tua vita, sono film che non puoi capire subito o che in qualche modo mutano il loro significato con il trascorrere della tua vita e con il pensiero che si trasforma in corsa e che a volte per un motivo banale, per una casualita’ o per qualcosa di piu magico ti riporteranno a pensare a quel film che magari fino a quel momento non ricordavi nemmeno di aver visto ma che pero’ rimane li, dentro di te.
Credo che questo sia uno di quei film.

Credo anche che sia un film che richiede preparazione… Non tanto tecnica o storica quanto di percorso di vita, per pensare di poterlo capire credo sia neccessario esser pronti a volerlo capire.

Credo che se ti appresti a guardare questo film solo con gli occhi, se ascolti i dialoghi solo con le orecchie, se osservi solo quello che vedi… Credo che potresti pentirti molto presto di avere iniziato a vederlo.

Le due cose che mi sono rimaste impresse di piu’ immediatamente dopo la sua visione sono due pensieri, due concetti che nella mia filosofia di vita mi sono molto cari.

Il primo e’ che qualsiasi cosa accada non e’ mai troppo tardi per rimediare e spesso pensare che lo sia e’ solo una scusa per convincerci o peggio ancora autoconvincerci che lo sia. La cosa piu’ importante non e’ non arrendersi ma non smettere di guardare, pensare e cercare anche oltre a quello che normalmente ci appare sotto gli occhi… Un po’ come si fa per capire fino in fondo questo film.

Il secondo pensiero e’ quello che l’arte sia essa pittura, scultura, musica, canto o scritto e’ l’unico vero mezzo di comunicazione libero dell’essere umano. Non e’ l’unico mezzo di comunicazione, badiamo bene, ma e’ l’unico veramente libero per quanto l’essere umano cerchi da sempre di rinchiuderlo in nomi, regole, dettami probabilmente proprio perche’ la sua potenza e la sua liberta’ fa’ paura. E’ interpretabile e allo stesso tempo non lo e’…. Spesso e’ l’unico modo con cui due persone possono scambiarsi emozioni, sentimenti e stati d’animo, senza che nessun altro possa percepirli allo stesso modo. Spesso e’ un diffonditore delle piu svariate sensazioni delle anime umane che una forma d’arte scaturisce anche assolutamente senza volerlo fare. E’ proprio questa anarchia e impossibilita’ di spiegazione logico scientifica che fa si che la storia dell’umanita’ cerchi da sempre con arroganza di inculcare nelle menti modi per spiegare l’arte per impedirne appunto la liberta’ e il conseguente impossibile dominio.

Credo che tutti gli altri pensieri sorti durante la visione richiedano un ragionamento e una riflessione piu ampia che neccessita anche di maggior tempo per l’incubazione.

e poi, una domanda relativa al film, non è forse da sempre che la storia dell’umanità divide vite di serie A e vite di serie B, senza porsi il problema di quanto questa scelta sia illogica e assurda??

Vi lascio come al solito un paio di estratti video dei momenti piu significativi del film secondo me, ovviamente.

2 commenti

  1. oblivion / 8 Febbraio 2012

    Bellissima recensione e ottime riflessioni, complimenti. 🙂

  2. Erik / 8 Febbraio 2012

    grazie, fa piacere che qualcuno condivida e non mi prenda per matto… spesso la sensazione che lasciano le mie “recensioni” è quella.. 🙂

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