Recensione su Nelly e Mr. Arnaud

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L’amore pensato. / 15 Febbraio 2014 in Nelly e Mr. Arnaud

Pellicola semplice (nella messinscena, ma non nelle tematiche) e raffinata, supportata da un’ottima interpretazione di Serrault, mobile, intenso, reale e realistico. La Béart è uno splendido simulacro, volutamente dimesso sotto abiti informi che, però, poco possono contro un’eleganza naturale esaltata da piccoli dettagli (orecchini, acconciatura solo apparentemente monacale) su cui si concentrano gli interessi, variamente modulati, degli uomini che la circondano.
Su tutti, prevale quello, inespresso ma palpabile, di Monsieur Arnaud che, attratto da lei, sviluppa passioni e palpiti creduti sopiti.
La sublimazione del sentimento per Nelly si esprime nel viaggio (un periplo) con l’ex moglie, inatteso, improvviso, che sembra sottendere un non-ritorno, perché incerto nella durata e nelle tappe.

Forse, a torto, le sequenze finali mi hanno ricordato quelle, sibilline, di Lost in translation della Coppola.

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