Recensione su Mio zio

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5 Novembre 2012

Una chicca del 1958 del grande Jacques Tati che conserva intatta , a dispetto del tanto tempo passato , la sua freschezza e la sua modernità . Un confronto del tutto attuale tra la “poesia” della bicicletta contrapposta all’efficienza degli ultimi ritrovati della tecnica che offre momenti assolutamente unici .
Cercatelo e godetevelo , ne vale la pena .

1 commento

  1. signormario / 5 Novembre 2012

    È un film geniale.

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