Men of Honor - L'onore degli uomini

Un vero peccato che un film con protagonisti Robert De Niro e Cuba Gooding Jr. (e pure con Charlize Theron), persino ispirato ad una storia vera, annoi in modo pazzesco. Giuro che se non fosse stato per l’argomento reale, che un po’ riesce a coinvolgerti, e soprattutto per l’impegno e la bravura degli attori, questo film avrebbe meritato molto ma molto meno. E’ una delle tante delusioni del resto che, almeno io, mi becco con la quasi totalità dei film con Gooding Jr. (che inizio a pensare di aver visto bene solo in Jerry Maguire, anche se l’Oscar fu comunque regalato) e pure con quelli recenti di De Niro, che comunque qui è il pezzo forte, non ci fosse stato lui, boh…da segnalare, a proposito della versione italiana, che questo è l’ultimo film nel quale De Niro è doppiato dal gradissimo Ferruccio Amendola, morto nel 2001.

Film duro ma molto interessante. Non originale la trama (un nero che cerca di farsi largo tra i pregiudizi razziali), originale invece l’ambientazione: la marina.
Basato su una storia vera (e questo rende passabile qualche scena altrimenti seccante). Il film si basa soprattutto sul confronto tra De Niro (bravo anche se forse eccede con le smorfie) e Cuba Gooding Jr. (“Jerry Maguire”, bravo anche se un pò masochista nel film). Sottotono Charlize Theron (che però fa una parte difficile).

Ispirato alla vera storia di Carl Brashear, primo afroamericano a diventare sommozzatore capo della marina USA.
Non fosse per ció, e cioé per l’emozionante storia di fondo (fatta di cuore, coraggio e sovrumana forza di volontà), il film risulta denso di retorica e spesso ampolloso nell’esagerare i temi dell’onore, del rispetto ecc.
Le scene dell’addestramento ricordano Full Metal Jacket anche se l’umorismo che ne deriva (per chi riesce cinicamente a reputarlo tale) é più politically un-correct che caustico à la Kubrick.
Un DeNiro discreto, ma che si limita al compitino, nell’ultimo doppiaggio di Ferruccio Amendola.